Il Senato ha bloccato due interrogazioni sui viaggi di Renzi in Arabia Saudita, il M5s: "Casellati spieghi"
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Il Senato ha bloccato due interrogazioni sui viaggi di Renzi in Arabia Saudita, il M5s: "Casellati spieghi"

La risposta dell'ufficio stampa del senato: "L'articolo 146 del Regolamento del Senato stabilisce che le interrogazioni devono essere annunciate in Assemblea"

Maria Elisabetta Casellati
Maria Elisabetta Casellati
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18 Marzo 2021 - 18.17


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I senatori del Movimento Cinque Stelle Gianluca Ferrara e Giuseppe Audino, primi firmatari delle due interrogazioni sul viaggio in Arabia Saudita di Matteo Renzi, hanno chiesto spiegazioni sul perché entrambe siano state bloccate: “Chiediamo alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati di darci al più presto spiegazioni chiare in merito alla decisione di sospendere le due nostre interrogazioni parlamentari che, partendo dalla vicenda Renzi-Arabia Saudita, intendono sollevare il serissimo problema del conflitti d’interesse dei titolari di cariche politiche beneficiari di erogazioni di Stati esteri. Qui non si tratta di fare polemica politica, ma di garantire l’indipendenza della politica e delle istituzioni”.
“La presidente del Senato – hanno aggiunto – non può censurare due interrogazioni sottoscritte da decine di senatori della formazione politica maggioritaria in Parlamento, tra cui capigruppo e membri del nostro direttivo. Uno stop tanto più incomprensibile tenuto conto del fatto che il contenuto dei due atti ispettivi è del tutto analogo a quello di altre interrogazioni accettate alla Camera dei Deputati”.
La Presidente del Senato ha risposto, tramite l’ufficio stampa del Senato, che “nessun bavaglio è stato mai messo in atto a danno di senatori da qualunque parte politica essi provengano”.
“L’articolo 146 del Regolamento del Senato – ricorda l’ufficio stampa – stabilisce che le interrogazioni devono essere annunciate in Assemblea. L’interrogazione del senatore Ferrara è giunta alla valutazione del presidente Casellati dopo la chiusura dell’Aula martedì 16 marzo. La valutazione è stata richiesta al presidente dal segretario generale in ragione di dubbi riguardanti l’ammissibilità dell’atto. Quanto all’interrogazione del senatore Lannutti, ricevuta sempre per una valutazione di ammissibilità dal segretario Generale martedì 9 marzo alle ore 22, la stessa è stata prontamente restituita, come risulta dal resoconto stenografico, per l’annuncio in Aula il giorno successivo, senza che fosse intervenuta alcuna pressione. È evidente che i tempi e le date parlano chiaro, per cui le notizie apparse sulla stampa sono prive di fondamento”.

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