Divisione anche nella reazione all’espulsione del Movimento 5 Stelle: c’è chi ricorrà contro la decisione dei vertici e chi invece non intende mettere più piede all’interno del Movimento.
Giovanni Russo è tra i sedici deputati che non hanno votato la fiducia al governo Draghi e spiega: “Abbiamo ricevuto un provvedimento di espulsione tramite e-mail. Io personalmente non farò ricorso contro questa decisione perché ritengo che con l`attuale dirigenza non ci sia la possibilità di un cambiamento, se nulla cambia non mi va di rientrare in questo Movimento. Ritengo che il M5S non sia sufficientemente tutelato nel governo Draghi”.
Quanto ad Alessandro Di Battista e alla sua uscita Russo osserva che “è un fenomeno mediatico. Nella prova dei fatti, tutte le volte in cui Di Battista interveniva non lo faceva per portare proposte e sollevare questioni importanti, semplicemente lui appariva soltanto mediaticamente. Anche all`interno del gruppo parlamentare 5 Stelle la sua incidenza non era così forte, non si sentiva una componente ‘di battistiana’ nel M5S. Non gli abbiamo chiesto di mettersi alla guida dei dissidenti”.
Sulla creazione di un nuovo gruppo con gli espulsi del M5S. “Ci sono sul tavolo delle ipotesi, vediamo. Italia dei valori? E` un`ipotesi solo mediatica, sono invenzioni giornalistiche”.