Gasparri vuole la rimozione del professore di Siena: ma sulla 'bambola gonfiabile' alla Boldrini taceva...
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Gasparri vuole la rimozione del professore di Siena: ma sulla 'bambola gonfiabile' alla Boldrini taceva...

L'ex senatore missino è uno degli esponenti che hanno tollerato Salvini e la Bestia e sono fan di Libero e non hanno nulla da dire se Senaldi e Feltri vanno in tv

Salvini e Gasparri
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21 Febbraio 2021 - 16.40


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Che il professor Gozzini sia indifendibile è evidente. E che i suoi insulti non possano rimanere senza conseguenze è pacifico.
Quello che però non si può accettare è che alcuni dei moralisti di oggi hanno fino a ieri tollerato cose ben peggiori che provenivano dal loro campo. E che si svegliano solo quando fa loro comodo e, quindi, sono gli ultimi a poter parlare.

Mara Carfagna, tanto per fare un esempio, ha sempre e con forza condannato le campagne di odio e sessiste. E a buon ragione ha la credibilitàò anche in questo caso. Ma tanti altri no, compresi quelli che scatenavano la Bestia mediatica.
Vediamo il caso dell’ex missino e senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: “Bene ha fatto il Presidente della Repubblica Mattarella a telefonare a Giorgia Meloni per esprimere solidarietà dopo gli inauditi insulti del sedicente professor Gozzini, che insegnerebbe storia, come e a chi?, all’università di Siena. Ma farà meglio l`Università ad allontanarlo immediatamente dall’insegnamento. Una persona che usa quelle parole, in quel modo, dimostrandosi intollerante e portatore di odio e di rancore, non può sedere un secondo di più su una cattedra universitaria”.
“Assumerò anche – annuncia Gasparri- iniziative parlamentari e credo che se cittadini e studenti in maniera pacifica, democratica e civilissima facessero capire che un docente del genere deve stare a casa e non all’università, ne avrebbero tutto il diritto. Il dissenso pacifico nei confronti degli intolleranti è una misura di salvaguardia della democrazia e della libertà. L`Università di Siena deve provvedere entro domani mattina e anche il ministro deve assumere tutte le iniziative di sua competenza, che gli chiederemo in sede parlamentare. E voglio anche rilevare che se una cosa del genere fosse accaduta ad una donna di sinistra, avremmo perfino lo sciopero degli autobus e un minuto di silenzio in tutte le fabbriche italiane. Non vorremmo che l’appartenenza politica, come successo nel passato, portasse a sottovalutare la vicenda. E credo che Giorgia Meloni farà bene ad agire nelle sedi giudiziarie perché Gozzini deve essere anche condannato in tribunale. Le sue tardive scuse sono flatulenze”.

Leggi anche:  Giorgia Meloni, gli studenti e la criminalizzazione del dissenso
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