Toti non si smentisce: Italia sotto attacco varianti ma lui non vuole restrizioni
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Toti non si smentisce: Italia sotto attacco varianti ma lui non vuole restrizioni

Da giorni i report dell'Iss sottolineano come la situazione possa peggiorare e la variante inglese abbia preso il sopravvento la il presidente della Liguria nn si ferma

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20 Febbraio 2021 - 13.16


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Ogni ora che passa le varianti stanno mettendo sempre più sotto attacco l’Italia, ma c’è ancora chi crede che le chiusure siano inutili.

Il “moderato” Toti ieri se l’era presa con i medici e gli scienziati, accusandoli di sfruttare il loro mestiere soltanto per la popolarità, ma ignorando come siano stati loro i principali artefici di una mancata catastrofe sanitaria.

Oggi non è d’accordo sull’ipotetica zona arancione in programma su tutto il territorio nazionale.

“In queste ore si parla molto di una zona arancione uguale per tutta Italia. Dopo un anno di lockdown penso che cittadini e imprese si aspettino esattamente l’opposto. Si aspettano che il Paese si prepari a ripartire. Nonostante la minaccia delle ‘varianti’, che esiste, anche in molte Regioni oggi arancioni come la Liguria, i posti letto negli ospedali sono stabili o addirittura calano e l’incidenza del contagio è ben lontana da quella conosciuta nei picchi”.

“Lo stress economico e sociale in Italia – prosegue il presidente della Regione Liguria su Facebook – è altissimo e nuove misure ulteriormente restrittive sarebbero incomprensibili. Accelerare la campagna vaccinale è il primo obiettivo del nuovo Governo, che deve trovare più dosi da mandare alle Regioni. Poi servono semmai regole rigorose per far ripartire pian piano la vita. Mettiamo limiti rigidi, ma consentiamo ai nostri locali di aprire, ai ragazzi di tornare a incontrarsi, a chi fa sport di praticarlo”.

“Semmai prendiamo misure anche drastiche, ma circoscritte, nelle aree dove il virus dovesse crescere di più. Chiudere oggi di nuovo un intero Paese non ucciderebbe il Covid ma la speranza”, conclude Toti.

 

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