La rivalsa di Pizzarotti sui grillini: "M5s, la farsa è finita, fantasticavano di scatolette..."
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La rivalsa di Pizzarotti sui grillini: "M5s, la farsa è finita, fantasticavano di scatolette..."

Il sindaco fu a suo tempo epurato per la gravissima colpa politica di stare sulle palle a Grillo. Ora la storia (seppur breve) gli sta dando ragione

Pizzarotti
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12 Febbraio 2021 - 11.33


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Lui fu a suo tempo epurato per la gravissima colpa politica di stare sulle palle a Grillo e mai nessuno gli ha chiesto scusa.
E adesso è il momento della rivalsa dopo che l’ultima votazione sulla piattaforma Rousseau ha sancito l’ennesima spaccatura e l’addio di Alessandro Di Battista: “M5s finita la farsa. Nel 2016 scrivevo: ‘Considero la politica l’arte di unire il sogno con il mondo del realizzabile. Limitarla al dualismo (buoni contro cattivi, giusti contro sbagliati, onesti contro disonesti) ho capito essere un grave errore’. La politica non è bianca o nera, ha delle sfumature di entrambi i colori. In politica nessuno ha la verità in tasca, per arrivare a un obiettivo si scende spesso al compromesso. Ve lo dice un sindaco. Draghi è quel compromesso, e il governo che formerà avrà delle sfumature bianche e nere”. 
Così il sindaco di Parma, ex M5S, Federico Pizzarotti, in un post su Facebook in cui toglie più di un sassolino dalla scarpa.
“Per troppo tempo, mentendo a se stesso, il Movimento 5 Stelle fantasticava di scatolette di tonno, di alleanze mai con nessuno, di compromessi che non s’hanno da fare. Ieri, invece – prosegue il primo cittadino – si sono scontrati con la realtà, ma lo hanno fatto correndo all’impazzata ai 150 all’ora. Accettando questa realtà dei fatti, al tempo stesso, hanno contraddetto se stessi e tutto quello che finora hanno creduto di rappresentare”.
“Si sono svelati, mostrando finalmente che dietro al velo non c’è nessun ideale, nessun punto fermo: dal no alleanze ortodosso il Movimento 5 Stelle è il partito che nella storia della Repubblica è riuscito ad allearsi con tutti; dal no euro ortodosso al sì euro senza alcun dubbio; dal Berlusconi fuori dal Senato all’alleanza di governo. È stata definitivamente superata questa farsa. Ora quel che penso è che in Italia serva riprendere il filo della concretezza e della responsabilità: tutti, adesso, guardano all’Europa come a un punto di partenza indiscutibile. Forse in Italia il populismo sta davvero cedendo. Meglio tardi che mai. Adesso è il tempo di ricostruire con serietà e con le maniche rimboccate. Italia europea, lavoro, impresa, ambiente e istruzione rappresentano le parole d’ordine. Al lavoro”, conclude Pizzarotti.

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