Salvini spera che Draghi diventi il nuovo Bolsonaro: "Voglio difesa dei confini, flat tax al 15%..."
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Salvini spera che Draghi diventi il nuovo Bolsonaro: "Voglio difesa dei confini, flat tax al 15%..."

Il capo della Lega fa il finto patriota: "L'interesse della Lega sarebbe di stare tranquilli all'opposizione e di andare all'incasso dei voti, ma mi preoccupa la situazione del Paese".

Salvini e Michela Rosetta
Salvini e Michela Rosetta
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4 Febbraio 2021 - 15.46


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Si preoccupa dall’Italia? Chi ci crede? In realtà sta facendo i calcoli su cosa convenga più a lui e alla Lega, visto che di danni ne hanno fatti fin troppi durante load loro esperienza (per fortuna breve) di governo.

“L’interesse della Lega sarebbe di stare tranquilli all’opposizione e di andare all’incasso dei voti, ma mi preoccupa la situazione del Paese. È mio dovere, almeno fino a sabato, ascoltare il professor Draghi. Se abbiamo idee coincidenti ci ragioniamo, se poi mi dice che quota 100 si azzera, che va bene la politica di apertura all’immigrazione, che le tasse non si possono ridurre, amici come prima e staremo all’opposizione”. 

Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, prima della segreteria della Lega, ribadendo le condizioni del Carroccio: “Taglio delle tasse, taglio della burocrazia, difesa di Quota 100 Flat tax al 15, difesa dei confini”. 

E rivendica: “La Lega è un movimento libero, non siamo costretti a fare niente contro voglia, non siamo legati da interessi economici a nessuno. Per noi l’unità del centrodestra è un valore, ma prima del partito viene l’interesse del Paese”.

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Quanto a divisioni all’interno del suo partito, Salvini assicura: “La Lega sceglierà in maniera compatta. Le divisioni le lascio agli altri partiti. Per serietà, Draghi ci aspetta sabato mattina, prima di dire sì o no ascolterò Draghi. Se mi presentassero il governo Conte, Boschi, Di Maio, Azzolina, con tutto l’amore del mondo sarebbe difficile governare con chi mi ha mandato a processo…”. 

Più esplicitamente: “Con Giorgetti siamo in perfetta e totale sintonia. Se si può fare l’interesse del Paese lo facciamo, se si vuol rifare un altro governo di sinistra non ci interessa”.

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