Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, riguardo la crisi e la fiducia al Governo Conte, ha dichiarato: “Il governo ha ottenuto la maggioranza, ma non è solo una questione di numeri: in questo passaggio cruciale la vera sfida del governo è quella degli obiettivi concreti, e per realizzarli serve quella prospettiva che il presidente Conte ha portato in Aula. Solo con una visione politica a lungo termine il governo potrà durare, ma soprattutto costruire il rilancio del Paese”.
“Questo non è il momento delle contrapposizioni” ha continuato Fraccaro, “ma dell’unità. Molti parlamentari hanno colto il senso politico di questa fase e confido che ulteriori passi in avanti si concretizzeranno nei prossimi giorni. L’appello del presidente Conte in Aula è stato trasparente: ci rivolgiamo alle forze moderate e popolari che vogliono contribuire per portare a termine i compiti che ci attendono. Siamo post-ideologici, guardiamo ai temi e ovviamente al rispetto dei nostri valori”.
Riguardo il possibile rimpasto, Fraccaro ha dichiarato: “Non è un tema di cui mi occupo. Posso però dire che tutta l’attuale squadra di governo ha svolto un lavoro eccezionale in un momento inedito nella storia del Paese. Il presidente Conte sta facendo un lavoro egregio e ha tutto il nostro sostegno. Riguardo alla possibilità di un governo di unità nazionale o di elezioni, “non spetta a me stabilire quale sarebbe il percorso, ma credo che si andrebbe al voto: uno scenario che non auguro per il Paese in un momento così delicato, in cui dobbiamo gestire la pandemia e le risorse del Recovery”.
“Con il Recovery – precisa Fraccaro – abbiamo l’occasione di finanziare i settori nevralgici del Paese. Ma le dirò di più: dobbiamo anche lavorare ad un piano di politica industriale affinché le risorse siano investite in maniera produttiva. A fianco del Recovery, l’Italia dovrà mettere in campo un’operazione di sistema che coinvolga in maniera strutturale il nostro apparato produttivo. Solo così ci potrà essere quella rifondazione del Paese che spetta ai costruttori. Renzi ha deciso di stare dalla parte di Meloni e di Salvini. Si sono espressi contro la relazione sulla Giustizia quando non l’avevano ancora letta. A dir poco strumentale per chi diceva di voler parlare di temi. Ci aspettano molte sfide ma le affronteremo tutte a testa alta”. Quanto alla legge elettorale, quella proporzionale, che da sempre il M5S predilige, è nel programma della maggioranza e fu proprio Renzi a bloccarla. Ora credo possa continuare il suo iter”.
“Riguardo Lorenzo Cesa, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, Fraccaro conclude che ”non siede in Parlamento e si è dimesso dalla sua carica”. Di Battista ha detto che ”non si parla con chi è sotto indagine per reati gravi. Ha ribadito la linea che il M5S ha sempre tenuto rispetto a chi è coinvolto in indagini. Ricordo le dimissioni di Siri e Rixi. La nostra linea non cambia”.
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