L'allerta di Prodi: "Una crisi di Governo sarebbe grave, il voto non lo vuole nessuno"
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L'allerta di Prodi: "Una crisi di Governo sarebbe grave, il voto non lo vuole nessuno"

L'ex Premier: "Sono comunque convinto che né Italia Viva, né gli scontenti del Pd vogliano arrivare al voto. Vedo solo una somma di interessi e malesseri personali”.

Romano Prodi
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23 Dicembre 2020 - 08.20


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Parla per esperienza Romando Prodi, quando a Giuseppe Conte consiglia di “fare presto” perché “il tempo delle mediazioni si sta esaurendo”. A Renzi, invece, l’ex premier suggerisce di andare “adagio nelle discese e attento alle curve”. 
Per Prodi una crisi di governo sarebbe grave, tanto più perché avverebbe nel momento di “grande opportunità” del Recovery Fund: “Non vedo idee chiare su come verranno spesi questi soldi”. 
Prodi è contrario all’uso di una struttura parallela sulla gestione dei soldi: “La responsabilità politica sia del premier e dei ministri. Il coordinamento delle decisioni deve fare capo al Cipe, rafforzato, anche inserendo consulenti esterni. Vanno utilizzate le strutture statali, buone o cattive che siano”.
Secondo Prodi, non decidere sul Mes è stato un “errore comprensibile, dati i rapporti di forza. Il Mes ci aiuta. Rifiutarlo è uno sbaglio, che nasce dall’ideologia dei Cinque Stelle. Politicamente – afferma ancora – il populismo è in crisi. Ma nel pensiero del Paese ce n’è ancora tanto. Abbiamo commesso errori ma non siamo gli animali peggiori del gregge europeo. Vedo un dibattito fuori dalle righe che nutre il populismo”.
Riguardo Mario Draghi, Prodi sostiene che “spesso gli italiani attendono un salvatore per poi crocifiggerlo. E poi, non mi consta che sia stato consultato”. Per Prodi, l’Italia è “un Paese in decadenza. La forza dell’Italia nelle istituzioni internazionali, nel Mediterraneo, nella politica estera è diminuita. Vendiamo sempre più le nostre imprese agli stranieri. O si recupera visione etica e politica, o si continua a andare giù”.
In caso di crisi, “trovare un’alternativa sarebbe complicato. Dipende dal Quirinale, ma è facile scivolare verso le elezioni. Credo però che solo un incidente possa fare cadere questo Governo. Sono comunque convinto che né Italia Viva, né gli scontenti del Pd vogliano arrivare al voto. Vedo solo una somma di interessi e malesseri personali”. Rispetto alla partita per il Quirinale nel 2022 “le previsioni sono impossibili. Hanno sempre prevalso fattori dell’ultim’ora”.

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