Il leader di Azione Carlo Calenda parla del comportamento politica che dovranno tenere, secondo lui, le forze politiche nei prossimi mesi: “Berlusconi e Zingaretti sono stati i più responsabili, ma non avranno coraggio di rompere con l’attuale assetto”.
“Devo dire – sottolinea – che chi si è comportato meglio in questa fase sono stati Zingaretti e Berlusconi: hanno rappresentato un’eccezione in termini di serietà, sono stati i più responsabili, almeno dal punto di vista della parola, ma se nei prossimi giorni non saranno conseguenti e continueranno a supportare l`uno Conte e l’altro i sovranisti, questa discussione sul dialogo con l’opposizione, finirà in un nulla di fatto”. Stavolta “hanno usato un linguaggio non melenso, non egotico o retorico come quello di Conte. Ma neanche quello violento dei sovranisti. Il M5s oramai non c’è più. Non ha una voce che parla al Paese”. Però, aggiunge, “se dal punto di vista del contegno si sono distinti, nella sostanza rimangono dove stavano, dentro al binomio populismo-sovranismo. La loro occasione è qui ed ora: serve un Fronte repubblicano, le stesse forze che in Europa sostengono la Von der Leyen. L’Italia è destinata ad uscire da 2 anni di crisi vicina al 170 per cento di debito, con un sistema industriale falcidiato, commercio e turismo distrutti. E si rischia di implodere in un perenne conflitto istituzionale a tutti i livelli. Ci sarebbe bisogno di uno scatto, una chiamata alle armi generale”.
“Penso che Pd, Forza Italia, Azione e le forze liberal democratiche e quelle serie presenti anche nei 5s e nella Lega – conclude – debbano lavorare insieme per un allargamento della maggioranza, per l`individuazione di un presidente del Consiglio autorevole, quel che Conte non è, operando per il definitivo allontanamento dei Cinquestelle del “no” a tutto, anche se non di ministri come Patuanelli, una persona seria. In un periodo nel quale l`efficienza dello Stato fa la differenza tra la vita e la morte, non puoi affrontarlo senza persone che non hanno mai amministrato nulla”.
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