Beppe Grillo non si schioda dalla sua posizione che è la base ideologica del Movimento cinque stelle da lui fondato: che la democrazia ‘diretta’ sia meglio della democrazia rappresentativa, anzi che ne sia la ‘naturale evoluzione’.
“Andare a votare sì o no alla riduzione dei parlamentari, per me che ho contribuito alla democrazia diretta – dice durante un dibattito on line con il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e con l’imprenditore fiammingo Gunter Pauli – quindi non credo assolutamente più ad una forma di rappresentanza parlamentare, ma credo nella democrazia diretta, direttamente fatta dai cittadini, è come chiedere ad un pacifista se è o no a favore della guerra. E’ la domanda che mi ha dato molto fastidio”.
“Con il digitale – continua – possiamo fare tutto. Sono andato a votare ancora con la matita copiativa, che devi restituire. Alcuni la bagnano con la saliva per marcare di più, dietro una gabina…sono cose che non concepisco più”, conclude.
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