Salvini il demagogo in costume: "C'è bisogno di turisti che pagano, non di 'turisti' che sbarcano"
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Salvini il demagogo in costume: "C'è bisogno di turisti che pagano, non di 'turisti' che sbarcano"

E poi di nuovo con i figli: "Quest'anno più che mai, faremo qualche giorno con mio figlio in Romagna e qualche giorno con mia figlia in Toscana, spero mi lascino in pace"

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31 Luglio 2020 - 14.25


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Salvini è al pieno del suo livore: alla presentazione della Festa della Lega Romagna a Cervia-Milano Marittima, il leghista ha addirittura osato lamentarsi del fatto che “quest’anno dura di più la festa della mia vacanza, la festa dura cinque giorni io riesco a farne quattro”, come se si ammazzasse di lavoro quando ha passato un mese in Puglia a mangiare mozzarella: “ci saranno pochi giorni di pausa dedicati ai figli, durante i quali spero di essere lasciato in pace anche se so che chiedere educazione a chi non ne ha come patrimonio personale è difficile” continua imperterrito, e poi ancora: “Quest’anno più che mai, faremo qualche giorno con mio figlio in Romagna e qualche giorno con mia figlia in Toscana, per ricordare quanto sia bello il nostro mare”.
In spiaggia, aggiunge Salvini, “si va in maniera più attenta e cauta. Vedo che la gente rispetta le distanze e sono vicino agli operatori”. Da qui i “migliori auguri alla Romagna che si rialzerà”, anche se “il terrorismo a rete unificate però non aiuta. Avere prorogato lo stato di emergenza senza emergenza fino a ottobre – stigmatizza Salvini – non è uno stimolo a venire in Italia. Tutti i giorni il bollettino di morti a rete unificate. Ieri erano cinque o sei quando i morti totali sono stati 1.800”, perché si muore di vari motivi. “Il problema – conclude – è che a qualcuno conviene politicamente ed economicamente alimentare la paura. C’è bisogno di turisti che pagano e non di turisti che sbarcano”.

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