Pietro Grasso, senatore di Liberi e Uguali, ha sottolineato come a causa dell’epidemia “l’Italia sta piangendo 27 mila morti, il rischio di aprire e dover richiudere di nuovo tutto e ritornare in piena Fase 1 è molto alto. Nel frattempo, chiaramente, occorre sostenere economicamente i tanti cittadini che stanno pagando il prezzo della crisi, occorre aumentare la possibilità di fare test ed esami, occorre discutere in Parlamento dell’applicazionedi tracciamento, per garantire privacy e sicurezza. C’è molto da fare e poco tempo da perdere alla ricerca di piccole rendite di posizione. Un passo alla volta: adelante sì, ma con juicio”.
“Non è detto che l’età porti saggezza, basta vedere miei coetanei spesso ospiti in televisione, ma un po’ di esperienza sicuramente. Ho visto ministri voler spiegare al Papa l’importanza della messa, senatori voler spiegare ai virologi l’andamento dei contagi, deputati ossessionati dal confronto con gli altri Paesi europei. Le notizie di oggi ci spingono ancora una volta a una doverosa prudenza”.
“In Germania, pochi giorni dopo l’allentamento delle misure, il tasso di infezione è risalito in maniera preoccupante, così come il tasso di mortalità. In Francia, che tutti abbiamo guardato con ammirazione per la decisione di riaprire le scuole l’11 maggio, le scuole non riapriranno a maggio. Potrei continuare con altri esempi, ma basta questo per capire che le quarantene degli altri Paesi non sono migliori delle nostre”, ha concluso Grasso.
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