La Ministra all’agricoltura Teresa Bellanova, tramite una lettera scritta al Foglio, è d’accordo con Luciano Capone e Carlo Stagnaro sulla necessità di mettere in regola circa 600mila immigrati, senza tutele vere e proprie durante questo periodo di emergenza da coronavirus.
“Basta ipocrisia. E testa sotto la sabbia. É la mia risposta alla domanda di Carlo Stagnaro e Luciano Capone nella riflessione su quei ’600 mila clandestini da regolarizzare per far ripartire l’economia italiana’”
Secondo la capodelegazione di Italia Viva, senza l’aiuto dello Stato queste persone finiranno nelle mani della criminalità: “Il capolarato non è un modo alternativo di erogare servizi, è mafia”. Questo regolarizzazione spetta all’Anpal, cioè l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, che, secondo Bellanova, non ha mai fornito risposte adeguate sul tema.
“Nessun insediamento informale, nessun lavoratore in nero, sono mai completamente invisibili. Lo diventano perché ci si ostina a non vederli per ricordarsene solo quando l’irreparabile costringe a prenderne atto.O siamo noi, la politica, chi governa, a farci carico fino in fondo delle contraddizioni che il reale ci impone sotto gli occhi, o se ne farà carico qualcun altro: la criminalità”.