Con prudenza (ma siamo sempre alla vigilia delle elezioni) ha preso le distanze dal capo della Lega con il quale a occhio e croce si stanno cordialmente antipatici al netto della loro concorrenza all’estrema destra.
“Io non l’avrei fatto”. Lo ha detto Giorgia Meloni, a ‘Stasera Italia’ su Retequattro, a proposito della citofonata di Matteo Salvini a Bologna.
“E’ una mossa forte, per dare voce a un problema diffuso nelle periferie, lo spaccio è impunito, è un problema che esiste -ha spiegato la leader di FdI-. Il problema è che quando sei una persona così in vista il pericolo emulazione si può non controllare”.
Parole condivisibili, non fosse che lei ha dato copertura politica a due personaggi di Fratelli d’Italia che hanno fatto una diretta Facebook inquadrando i citofoni di alcuni palazzi per dimostrare che c’erano troppi stranieri.
Le dimissioni di Di Maio
La dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del M5s sono “un tentativo di salvare il salvabile alla vigilia di un disastro annunciato. Ma non c’è niente da salvare”.
“Questo governo è impresentabile e impresentabili lo sono in particolare Pd e M5s, che non si non si può salvare modificando l’ordine degli addendi perché il M5s ha tradito tutto”, ha spiegato la leader di FdI.
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