La piazza di Bibbiano negata alle Sardine e data alla Lega dal questore
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La piazza di Bibbiano negata alle Sardine e data alla Lega dal questore

Secondo la legge, in campagna elettorale gli spazi pubblici devono essere assegnati prima ai partiti con candidati, come la Lega. Ora l'ultima parola è del prefetto

Mattia Santori
Mattia Santori
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18 Gennaio 2020 - 10.02


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Alla fine l’ha spuntata la Lega: il questore di Reggio Emilia ha infatti invitato le Sardine a cedere alla Lega la piazza di Bibbiano, che il Movimento nato a Bologna aveva prenotato per il prossimo 23 gennaio, a 3 giorni dalle elezioni regionali. Il questore avrebbe chiesto alle Sardine di cambiare la data, visto che non ci sono altri luoghi sufficientemente capienti per accogliere i manifestanti.
La scelta del questore non passerà senza polemiche, dato anche il fatto che le Sardine avevano chiesto la piazza per prime attraverso una richiesta del responsabile locale, Youness Warhou. Dalla sua il questore ha applicato la regola sugli spazi pubblici in campagna elettorale, che spettano prima ai partiti in corsa per le elezioni con proprie liste, rispetto ad associazioni che non presentano candidati. 
L’ultima parola adesso spetta al prefetto, e dalle Sardine non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro: “Noi vogliamo difendere la dignità di un paese composto da gente vera” ha detto Mattia Santori, “chi ha sbagliato se la vedrà con la magistratura e non con una pagina Facebook. Tra di noi c’eravamo detti di evitare la “trappola di Bibbiano”, ma sono stati i cittadini della Val D’Enza a chiamarci e a chiederci di fare qualcosa”. 

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