Giggino da Avellino non lo ha capito: lui rappresenta uno dei modelli politici che le Sardine avversano.
Perché il movimento che ha riempito tante piazze italian ce l’ha con l’odio salinano e dell’estrema destra, ma anche con lo sguaiato odio e rancore populista del tipo: “Mai con il partito di Bibbiano”, nel quale in una delle più squallide performance delle recente storia politica italiana Giggino accusava il Pd sostanzialmente di vendere i bambini.
Senza dire che Di Maio, come Salvini, passa più tempo a fare campagna elettorale e a imbonire la gente sui social che a governare.
Ma intanto Di Maio lancia ponti: “Le piazze sono una cosa bellissima. Giorni fa ho incrociato il loro portavoce in tv e gli ho detto che sono bravissimi. Trovo sbagliato che qualcuno, tra i partiti, provi a metterci il cappello. Bisogna lasciar respirare queste emozioni in modo libero, solo così continueranno a essere forti e coinvolgenti”.
Lo afferma il capo politico del Movimento Cinquestelle Luigi Di Maio in una intervista al Corriere della Sera commentando la manifestazione di ieri delle Sardine a Roma. Non solo. Di Maio confessa anche di aver avuto “la tentazione di passare a San Giovanni”.
E’ possibile un’alleanza tra M5s e una lista civica delle Sardine? “Ogni nostra convergenza è sempre sul programma. Ma facciamo così: per ipotesi, sarebbe bello lavorare insieme su ambiente, giustizia, diritti sociali, lavoro, casa e aiuto alle persone in difficoltà”.
E poi: le Sardine chiedono l’abolizione dei decreti sicurezza. Che ne dice Giggino che ne è il prinpale sponsor?
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