Finalmente parla anche Di Maio. Il leader del M5s commenta la crisi innescata dall’ex alleato Salvini con parole di risentimento: “Dopo un anno di fatiche e anche di speranza, non vi meritavate che qualcuno aprisse una crisi di Governo l’8 agosto. Perché una crisi di governo ora è assurda, ma soprattutto è pericolosa. Porta con sé la preoccupazione che a dicembre possa aumentare l’Iva. Che possa saltare Quota 100 per chi voleva andare in pensione o che possa scomparire la tassazione al 15% per chi ha una partita Iva. Perché causare tutto questo? La risposta a voi. Credo che l’abbiate ben compresa” scrive Di Maio su Facebook.
“E ora che succede?” si chiede Di Maio, che continua: “Sento parlare di aperture, appelli e altri termini in politichese. Non ci sono giochi di palazzo che ci interessino, per il Movimento 5 Stelle ci sono semplicemente tre punti fondamentali”.
E i punti sono i seguenti: il taglio dei parlamentari, prima di tutto, poi l’appuntamento in Aula per spalleggiare Conte contro la mozione di sfiducia di Matteo Salvini. Terzo, la decisione del Presidente della Repubblica. Ma, promette Di Maio, “tagliamo 345 poltrone. Nessun inciucio, nessun giochetto. Solo mezzo miliardo in meno di sprechi da investire in scuole, strade e ospedali”.
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