Una mossa elettorale, forse per dare una vaga credibilità a un governo di centro destra in tempi nei quali imperversa l’estremismo filo-fascista di Salvini e la voglia di far saltare il tavolo europeo all’insegna del ‘me ne frego’ dei debiti’.
Silvio Berlusconi si propone come regista del dopo elezioni: “Ho anche detto in passato, senza consultarlo, che Mario Draghi sarebbe stato l’uomo giusto per un incarico di alta responsabilità in Italia. Lo ribadisco oggi e spero che possa succedere”: in una intervista al Mattino di Napoli il leader di Forza Italia lancia l’ipotesi di un governo guidato dal presidente (in scadenza nel 2019) della Banca centrale europea ma fissa dei paletti precisi. “Un governo tecnico – dice – è fuori discussione, il prossimo governo dev’essere scelto dagli italiani”. In ogni caso, avverte, “noi siamo pronti a votare anche domani mattina”.
A giudizio dell’ex premier il governo gialloverde ha superato finora i suoi momenti di crisi “a patto di accettare la linea irresponsabile dei 5 stelle in materia economica, di infrastrutture, di giustizia”. Dal punto di vista di Berlusconi, il leader della Lega Matto Salvini ha subito “l’umiliazione di farsi cacciare dal governo un sottosegretario per un semplice avviso di garanzia”, insomma “passa per l’uomo forte ma non lo è affatto”. E la proposta al partner-avversario leghista è quella di “un’alleanza di centrodestra anche in Europa, con il Ppe, i liberali, i conservatori”.
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