Mentre risalgono le quotazioni di Salvini in chiave premiership, impazza il toto-ministri del nuovo governo giallo-verde targato Lega-M5s.
Tra quelli i nomi che circolano in queste ore, si fanno spazio Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, già indicati nella squadra di governo presentata da Di Maio prima delle elezioni. E poi Vincenzo Spadafora, uomo ombra di Di Maio; Andrea Roventini, indicato ministro dell’Economia in un esecutivo M5S e questa mattina avvistato a Montecitorio; Emanuela Del Re, data agli Esteri prima delle elezioni e oggi deputata nelle file dei 5 Stelle.
Della vecchia squadra di governo M5S, presentata prima delle urne con un’attenta campagna di comunicazione, potrebbe essere traghettato in un esecutivo M5S-Lega Lorenzo Fioramonti, il professore a Pretoria nemico del Pil ed eletto a Montecitorio. E ancora, la medaglia olimpica, oggi deputato, Domenico Fioravanti allo Sport; l’oncologo Armando Bertolazzi alla Sanità.
Sul fronte Lega, tra i nomi più gettonati quello di Giancarlo Giorgetti: scendono le quotazioni da premier ma salgono quelle che lo vorrebbero al ministero dell’Economia, uno dei dicasteri più complicati.
In ascesa anche il nome di Armando Siri, ispiratore della legge sulla flat tax, per lo Sviluppo Economico o i Trasporti, di Claudio Borghi per l’Agricoltura e dell’economista Alberto Bagnai per l’Istruzione.
Altro veterano spendibile Roberto Calderoli, già ministro con Silvio Berlusconi e con il quale ha sempre mantenuti canali aperti. Oggi Calderoli era presente al tavolo tecnico sul contratto di governo.