Salvini le comiche: in Italia non ci sono fascisti e non ci sono razzisti

Il leader della Lega continua a strizzare l'occhio all'estrema destra. Peccato che Luca Traini fosse un suo militante.

Salvini stringe la mano a Luca Traini
Salvini stringe la mano a Luca Traini
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27 Febbraio 2018 - 20.37


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Mentre continua il balletto con CasaPound, Matteo Salvini, fresco di aver giurato sul Vangelo nonostante le il suo odio xenofobo e fresco di aver avuto la sfrontatezza di aver citato Sandro Pertini, che era socialista, partigiano e che era un antifascista intransigente, l’ex comunista indipendentista padano, ora nazionalista di estrema destra (a proposito di giravolte politiche) è tornato sul suo lei motiv preferito: il fascismo non esiste più.
Peccato che nelle sue liste ci fosse un nazista dichiarato, con croci celtiche e simboli nazisti tatuati sul braccio e sulla fronte che si è messo a sparare agli africani nel centro di Macerata. E chi era Luca Traini candidato della Lega-Noi con Salvini? Un fascista o una comparsa di Cinecittà?

Così il nostro ha detto:  Le manifestazioni antifasciste? “Sono rievocazioni storiche. Sono manifestazioni contro fascisti e contro razzisti, ma mancano i fascisti e mancano i razzisti. Parlare del passato può essere storicamente interessante ma non è quello di cui ha bisogno l’Italia per i prossimi 20 anni”.
Le manovrine per raccattare i voti fascisti continuano.

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