“Il tema dell’omofobia e’ purtroppo ancora un problema nel nostro Paese. L’approvazione delle leggi sulle unioni civili ha fatto fare un notevole passo avanti sociale e culturale all’Italia, ma vi sono ancora troppi episodi di violenza fisica e verbale a causa dell’orientamento sessuale delle persone. Cosi’ come l’ok di oggi alla legge sul cyberbullismo e’ da vedere come un ulteriore elemento positivo, ma resta quanto mai urgente che il Parlamento vari al piu’ presto una legge che sanzioni pesantemente questi comportamenti, cosi’ come sollecitato anche dal presidente Mattarella”. Così in una nota la senatrice del Pd Monica Cirinnà, autrice del testo sulle Unioni Civili.
Sul tema si è esposta anche il sottosegretario alla presidenza del consiglio Maria Elena Boschi: “Credo sarebbe importante che il parlamento possa portare avanti la legge contro l’omofobia che purtroppo è da molto tempo ferma al Senato”. Lo ha detto l’ex ministro a Reggio Emilia per la firma del protocollo d’intesa per il contrasto all’omotransnegativita’ e per l’inclusione delle persone Lgbt.
“Torniamo indietro nel tempo, a ventisette anni fa. Immaginiamo che un nostro amico o una nostra amica ci dica ‘Mi voglio sposare, ma non posso. Non posso neanche tenere la persona che amo per mano per strada. Ho paura che si scopra e di non essere piu’ al sicuro’.
Vengono i brividi a pensare di sentire queste parole dette oggi dai miei amici Angelo e Giancarlo. O da Ivan e Federico. E a pensare che anche oggi ci sia chi deve nascondere i propri sentimenti, la propria natura, per paura di essere offeso, deriso, violentato, torturato, bullizzato”. Cosi’ la ministra delle Riforme, Maria Elena Boschi, su Facebook. “Oggi celebriamo un importante anniversario: il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ cancello’ l’omosessualita’ dall’elenco delle malattie mentali. Oggi a Reggio Emilia ho partecipato alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa per il contrasto all’omotransnegativita’ e per l’inclusione delle persone Lgbt da parte delle amministrazioni locali e i rappresentanti delle istituzioni, delle scuole, della societa’ civile. È una piccola, grande azione”continua.
“Con il Dipartimento Pari Opportunita’ realizzeremo, tra le altre cose, interventi per un milione e mezzo di euro in due anni, per includere attivamente i soggetti a rischio di discriminazione nel mondo del lavoro. Perche’ se e’ bello celebrare oggi questo anniversario, vorremmo anche che non ci fosse piu’ bisogno, in futuro, di dedicare un’intera Giornata alla lotta contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia”, insiste. “Come disse Eleanor Roosevelt, i diritti umani iniziano in piccoli posti vicino a casa, cosi’ piccoli da non essere neppure nelle mappe geografiche. Nella fabbrica, nella scuola, nel quartiere. Se i diritti di uguaglianza e pari opportunita’ non hanno senso in quei luoghi, non potranno averne in nessun altro luogo del mondo”, conclude.