Renzi si consola: non è stata una débacle, ma il Pd ha problemi
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Renzi si consola: non è stata una débacle, ma il Pd ha problemi

Il premier segretario già sotto accusa ammette: non siamo contenti, a Napoli il risultato peggiore. Salvini affonda: stra-indebolito dal voto.

Renzi in conferenza stampa
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6 Giugno 2016 - 12.48


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Il giorno dopo le elezioni Comunali è il momento dei bilanci e delle analisi.  Mentre ci si prepara al rush finale del 19 giugno, quando i ballottaggi assegneranno le poltrone di sindaco l’ammissione è una: i 5 stelle hanno sfondato a Roma e a Torino. In nessuna città metropolitana viene eletto il sindaco al primo turno. Unica eccezione Cagliari dove il candidato del centrosinistra, l’uscente Massimo Zedda, vince al primo turno.

Le parole di Renzi. “Non è una debacle ma non ci basta perché vogliamo di più. Io non sono soddisfatto, questo ci porterà a fare un ballottaggio il più forte possibile: occhio ai numeri perché nella stragrande maggioranza delle città i nostri candidati sono sopra il 40%. Il Pd ha problemi che deve affrontare e ci impegneremo per affrontarli”, ha detto Matteo Renzi in conferenza stampa al Pd. 

 A Roma “Giachetti ha fatto un mezzo miracolo, onore al merito, è stata una campagna molto molto difficile e ora c’è, è in campo. Se la giocherà al ballottaggio”, ha sottolineato Renzi, aggiungendo che il successo M5S “era abbastanza previsto”. “Il risultato peggiore del Pd è a Napoli, è un risultato che riguarda la città di Napoli dove il Pd non riesce ad esprimersi al meglio. Napoli è città meravigliosa ma è un baco per il Pd”. Renzi alla prossima direzione proporrà “una soluzione commissariale molto forte”.

Per Renzi, “gli italiani votano sulla base di ciò che propone l’esperienza amministrativa locale. Sanno scegliere, fanno zapping sulla scheda elettorale”, ha detto, ribadendo che le elezioni amministrative non sono un test nazionale.

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Contro il premier punta il dito il leader del Lega. Mentre a sinistra Renzi è attaccato da Rossi a destra attacca Matteo Salvini: “Renzi esce stra-indebolito dal voto”, commenta a Radio Padania: “Adesso vinciamo i ballottaggi, poi parte la battaglia per il referendum per cacciare Renzi. Mentre il risultato dei 5 Stelle merita rispetto e andrà analizzato perché loro sono anti-sistema e contro la cricca europea”. Salvini si è detto anche “dispiaciuto” per l’esclusione di Giorgia Meloni dal ballottaggio a Roma, auspicando l’unità del centrodestra: “Mi spiace davvero, di cuore, per la Meloni. Ma lì purtroppo Berlusconi ha sbagliato, guardando al passato… “Adesso – ha aggiunto – bisogna ricostruire il centrodestra, ma su nuove basi e non certo sulle poltrone o guardando al passato. Un centrodestra forte, libero e orgoglioso”.

Amaro in bocca per la Meloni. E la candidata di Fratelli d’Italia dice di aver “lisciato il miracolo”: “Arrivare così vicino al ballottaggio e a una possibile vittoria è come perdere ai rigori in finale della Coppa del mondo”, ha detto Giorgia Meloni che non nega che i risultati “hanno lasciato “l’amaro in bocca”. Ma la spinta per arrivare alla sfida finale, al leader del Pd, secondo Meloni, è arrivata grazie all’ex Cavaliere: “Renzi e il Pd se non avessero avuto l’aiutino di Berlusconi e Forza Italia non sarebbero arrivati al ballottaggio a Roma. Il Partito democratico è arrivato al 17 % – prosegue –  se lui lo saluta come grande risultato non si rende conto dei risultati disastrosi del suo governo”. Meloni non vede, nell’impresa di Giachetti, alcun miracolo: Mi fa sorridere sentir dire che Giachetti ha fatto il miracolo. Se è un miracolo arrivare tre punti sopra di noi che siamo quello che vedete qui…Con il presidente del Consiglio che scende in campo non mi sembra un gran miracolo. Se avessero perse tutte le città, Renzi avrebbe dovuto dimettersi”.

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Amareggiato dal risultato anche Stefano Fassina: “Non sono contento, speravo di riuscire a intercettare un pezzetto di voti andati al M5s. L’autonomia del nostro profilo è ancora incompiuta, non abbiamo un posizionamento nazionale chiaro, abbiamo prospettive contraddittorie al nostro interno e questo non ci ha consentito di intercettare fino in fondo la domanda di radicale discontinuità che è emersa dal voto”, ha detto, facendo autocritica.

Pd in difficoltà.  “Le elezioni amministrative dicono che Renzi è davvero in difficoltà. Non a caso da giorni metteva le mani avanti. Ovunque, il Pd e i suoi candidati sono indietro rispetto alle attese”, è stata l’analisi di Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti, che ritiene, però, che serve un centrodestra davvero nuovo per contrastare il nuovo bipolarismo nazionale tra M5s e Pd: “Oggi, nonostante esista una maggioranza potenziale di elettori di centrodestra nel Paese, il centrodestra ‘ufficiale’ rischia ,e sceglie,di essere fuori partita”, ha detto. “Noi Conservatori e Riformisti – prosegue Fitto – proponiamo un profondo cambiamento nel metodo con le primarie , e nel programma con scelte serie e credibili. Al centrodestra non basterà “appiccicare” in qualche modo quello che c’è . Manca una componente innovativa, liberale, riformatrice. Ci candidiamo a organizzarla.

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Il bisogno di centro sinistra. Di bisogno di centrosinistra parla Roberto Speranza, deputato che guida Sinistra riformista, area della minoranza Pd. Il risultato del voto “è un primo segnale che dice che dove c’è il centrosinistra ci sono i risultati migliori. Se invece ci sono alleanze improprie, guardando a destra o a Verdini, gli elettori si voltano dall’altra parte”. Speranza comunque aggiunge che ora “tutto il Pd deve impegnarsi per vincere. L’analisi di questo voto potremo farla. Metterei un attimo da parte la vicenda del referendum, impegniamoci solo sui ballottaggi: se dovessi dire una cosa anche a Renzi, in queste due settimane evitiamo di sovrapporre troppo altre questioni, del refererendum possiamo occuparci dopo, ora proviamo a vincere nelle principali città italiane”. Speranza conclude: “Noi siamo stati molto uniti nelle elezioni amministrative, se mentre fai queste elezioni amministrative dici che la sfida vera è ottobre, rischi di non creare le condizioni ideali per la vittoria dei nostri”.

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