Ex grillino passa al Pd, minacciato su Fb: ti ammazzo come un maiale

Attacchi pesanti anche sulla pagina privata del deputato, dove qualche giorno fa annunciava la nascita del figlio

Ex grillino passa al Pd, minacciato su Fb: ti ammazzo come un maiale
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16 Marzo 2016 - 17.06


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Dopo aver militato per qualche anno, Sebastiano Barbanti ha confermato di essere in procinto di passare al Pd, con tanto di endorsement per il premier Matteo Renzi, il quale – secondo l’ex grillino – “ha inciso e ha radicalmente rivoluzionato il Pd” portando “un vento di cambiamento nel Paese. Un vero rivoluzionario”, a differenza di Grillo che “è solo demagogico, tutto chiacchiere e per giunta strumentali”. Parole, le sue, che rimbalzano sulle bacheche Facebook degli attivisti, portando a insulti e minacce.

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“Lei è l’ennesima prova di quanta falsità e poca coerenza ci sia nel DNA dei calabresi – ha scritto un attivista sulla [url”pagina Facebook di Barbanti”]https://www.facebook.com/sebastiano.barbanti?fref=ts[/url] – Mi auguro che il tempo sappia vendicarsi su di lei. Lei mi fa veramente schifo come persona!”. Ivan aggiunge con forza: “il mio più caro augurio a te di poterti vedere malato, di vedere i tuoi familiari in chemioterapia, di poterti incontrare per strada ed ammazzarti come un maiale, lurido infame, fai solo venire voglia di scannarti mentre sei appeso a testa in giù, ma tranquillo, se ti vedo per strada non la scampi, vado in galera ma ti strappo il cuore e te lo ficco in c…”.

Attacchi anche sulla pagina privata del deputato, dove qualche giorno fa annunciava la nascita del figlio Paolo. “Non spergiurare mai su tuo figlio – scrive Carmelo – non lo merita e non merita un padre incoerente come te. Auguri alla nuova vita. Vergogna a te”. “Povero figlio – gli fa eco Gianni – certo che stai contribuendo a fargli trovare un bel paese. Vergognati”.

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Il deputato ha commentato: “La minaccia come simbolo del basso spessore politico ed intellettuale di molti dei sostenitori e tifosi del M5s. Questo è l’esempio calzante dell’Italia che, evidentemente, immaginano e formano nelle convinzioni dei militanti i modi di fare e i messaggi dei ‘guru’. I quali, mi auguro, non intendano i cittadini solo come gregge da governare e da punire violentemente nel caso non si rispettino i loro diktat”. “Mi aspetto, che per amore della democrazia e della verità, pur nel loro diritto di dissentire dalla mia scelta, prendano le distanze da tali modi di fare. E mi aspetto che lo facciano anche i loro rappresentanti istituzionali. Altrimenti ciò che si sta operando apparirà inequivocabilmente come il lavaggio del cervello, attuato attraverso il web, affinché si annienti ogni confronto democratico e lo si sostituisca con l’insulto, la minaccia violenta – ed in futuro chissà cos’altro – per chi dissente e si allontana dal verbo del ‘Sacro Blog’. Ero assolutamente consapevole che la mia scelta mi avrebbe esposto alla possibilità di ricevere critiche, ma in merito agli insulti e ai comportamenti incivili – di cui purtroppo per un lungo periodo ho sottovalutato la portata anti-democratica – voglio precisare che da oggi in poi non tollererò, né potrei farlo anche solo per rispetto dei miei familiari, nella maniera più assoluta”.

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