Pur premettendo di non nutrire una grande stima verso il Presidente del Consiglio dei ministri in carica, Massimo D’Alema, oggi nel trevigiano per un appuntamento pubblico, ha detto di ritenere che Matteo Renzi abbia “usato parole sagge di prudenza” in relazione all’ipotesi di un intervento bellico in Libia.
“Innanzi tutto – ha spiegato – occorre che prenda piede un governo libico il quale, eventualmente, chiederà poi un aiuto internazionale per liberare la Libia dalla presenza di Daesh”.
“Non si può porre la questione in termini ‘l’Italia parte e va in Libia’ anche perché – ha concluso D’Alema – l’Italia, come ex potenza coloniale, in Libia non si e’ comportata benissimo”.
D’Alema aveva attaccato il premier la settimana scorsa. Massimo D’Alema era tornato in campo e aveva attaccato Renzi e il gruppo dirigente Pd. “Bisogna compiere un lavoro di ricostruzione del centrosinistra, non di creazione di un partitino alla sinistra del Pd. E’ una battaglia politica e culturale che passa sia all’interno che all’esterno del Pd, perché molti hanno deciso di andarsene. Ci sono diverse personalità intorno a cui si può ricreare il centrosinistra in alternativa a Renzi. Quando si arriverà al congresso del Pd questo risulterà alla luce del sole”.
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