Perché non ho rispetto per il Family day
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Perché non ho rispetto per il Family day

È una manifestazione non per i propri diritti, ma contro quelli di altri, è dunque una manifestazione cattiva, anche se fatta da gente perbene.

Perché non ho rispetto per il Family day
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31 Gennaio 2016 - 11.09


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di Giorgio Cremaschi

Quando ho scritto che non provavo rispetto per il Family Day e verso di esso non praticavo il politicamente corretto, che per altro viene rifiutato con disprezzo dai suoi organizzatori, non intendevo ovviamente negare il diritto a svolgere quella manifestazione. Invece proprio di questo son stato accusato da chi ha così mostrato proprio di confondere diritto e opinione.

Il mio è un giudizio, i familidaisti lo han scambiato per una lesione ai loro diritti. Si son basati sul loro modo di pensare, è la loro intolleranza sanfedista che viene fuori.

Non ho rispetto per il Family Day perché è una manifestazione non per i propri diritti, ma contro quelli di altri, è dunque una manifestazione cattiva, anche se fatta da gente perbene.

E non ho rispetto per chi ha una convinzione religiosa, ovviamente in sé rispettabilissima, e vuole imporla con la legge a tutti, anche a chi non ce l’ha o non ce l’ha allo stesso modo. E guai se questa sua prepotenza, questa sua violenza viene giudicata come tale. Io che non confondo le mie convinzioni con il diritto universale, confermo quindi di non rispettare una manifestazione che rivendica la sopraffazione dei diritti altrui.

PS: Tralascio il bestiario dei politici presenti, la moltiplicazione per dieci dei partecipanti, l’ipocrisia, i fascisti.. Questo è il solito folklore, ciò che deve colpire è il senso di una manifestazione contro diritti
fondamentali di altre persone

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