Dopo la Francia, gli Stati Uniti, anche la Germania potrebbe intervenire militarmente in Siria per combattere sul campo l’Isis. L’Italia, per adesso, “non ha una posizione pregiudizialmente ostile a interventi anche di natura militare o più forti di natura diplomatica ma chiede solo che non si faccia ciò che è accaduto in Libia: un intervento senza strategia di cui si pagano le conseguenze”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi alla presentazione del libro di Bruno Vespa.
L’ex sindaco di Firenze ha aggiunto: “Non è un tema all’ordine del giorno, almeno per il momento”. “Siamo pronti a fare di più” di quanto faccia l’Italia adesso, “ma non accetterò mai che la politica estera sia lasciata alle emozioni. Una cosa è la guerra davvero e altra le discussioni parlamentari”, ha aggiunto Renzi.
Secondo il premier “la presenza di Daesh a Sirte non arriva nelle ultime ore, l’intelligence stima radicata dagli ultimi mesi. Non appare niente di nuovo e alcune ricostruzioni sono tutte da verificare”. Poi l’annuncio: “stiamo lavorando perche’ Roma possa ospitare un evento sulla Libia come quello che Vienna ha ospitato sulla Siria”.
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