Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, continua a puntare il dito contro l’operato del governo Renzi, pur condividendo le scelte non interventiste di Renzi di fronte al terrorismo jihadista. Ma ha avverte: “Qualsiasi persona sensata dice da tempo che contro un avversario così complesso serve una strategia altrettanto complessa. L’intervento militare può essere solo un aspetto della strategia, che però manca. All’Europa, all’Occidente, e anche all’Italia”.
“Stiamo dicendo – ha affermato il filosofo – che le bombe non bastano, ma non indichiamo una strada” ma “nessuno sta dicendo come si affrontano i problemi dei Paesi da cui provengono le centinaia di migliaia di profughi e migranti”. “Bisogna partire dall’aspetto economico, lavorando al nostro interno sull’integrazione. E fuori da qui su come mostrare un Occidente amico. Finora abbiamo guardato solo il nostro ombelico”.
Cacciari aggiunge che una politica unica di difesa europea “è una delle tante cose da fare. Si è scelto di fare la moneta unica” ma “senza uno straccio di politiche sociali comuni”.
Critico anche sulle ultime dichiarazioni di Renzi: “Se per cultura – commenta – Renzi intende dare 500 euro ai diciottenni, chiamiamo il 118. Se invece intende investire in ricerca, università, diritto allo studio – che in questo Paese manca terribilmente – fa benissimo”.
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