Bombardare la Siria? Pinotti: in futuro non si sa

Il ministro della Difesa resta sul vago: ad oggi non c'è questa discussione in campo

Bombardare la Siria? Pinotti: in futuro non si sa
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29 Novembre 2015 - 16.35


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Il ministro della Difesa Roberta Pinotti, intervistata da Maria Latella su SkyTg24, ha escluso che per adesso dei caccia italiani bombardino l’Isis. “È uno degli strumenti possibili, ma guai a farlo diventare ‘lo’ strumento. Sarebbe assolutamente sbagliato. Ma ad oggi non c’è questa discussione in campo”.

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Ha aggiunto: “Oggi ci sono scelte precise che nascono da esigenze in campo e sono quelle che abbiamo portato in Parlamento”. Il ministro ha citato poi la “presenza aerea significativa” ma con altri compiti e “l’aumento del contingente anti-Isis che arriva a 750 il più elevato” tra i Paesi impegnati. Quanto al bombardamento, “questa discussione ad oggi non c’è. In futuro? Per il futuro nessuno può sapere”.

Pinotti ha poi condiviso [url”l’analisi del ministro Padoan”]http://www.globalist.ch/Secure/Detail_News_Display?ID=81902&typeb=0[/url] sul rischio che il clima di paura dopo gli attentato di Parigi possa influire sull’economia. Ma è appunto quello che va evitato, ha ribadito Pinotti. “Padoan lo dice perché è riscontrato da tutti gli analisti economici che gli elementi della fiducia, della speranza nel futuro, dell’ottimismo sono fondamentali per la crescita del Pil. E oggi non c’è dubbio che un avvenimento come Parigi è una doccia gelata per tutti, perché Parigi è come se fosse una nostra capitale, i ragazzi la vivono come una nostra città. Il rischio che avvenimenti come questo possano fermare la fiducia esiste, potrebbe esserci. Ma speriamo di no, perché se riuscissimo a evitarlo avremmo evitato quello che i terroristi vogliono, e cioè condizionare il nostro modo di vivere”.

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Fedriga (Lega): Pinotti chiederà all’Isis di entrare nella Nato?
“Ormai siamo alla farsa, al delirio assoluto. Mentre restano le sanzioni alla Russia, votate anche dal governo renziano, non solo non si sanziona la Turchia ma Il ministro della Difesa urla a gran voce la necessita’ che il paese di Erdogan entri in Europa. Uno Stato che ha aiutato e aiuta l’estremismo islamico, dove i giornalisti dissidenti vengono messi in galera e i curdi sono perseguitati e massacrati. Gli italiani non meritano dei ministri del genere, sono un’offesa e un pericolo per i nostri cittadini. A questo punto temiamo che prima o poi il ministro Pinotti, o chi per lei, chiederà che l’Isis entri nella Nato”. Lo ha dichiarato il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Massimiliano Fedriga.

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