Brambilla: anche Berlusconi vuole le unioni civili
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Brambilla: anche Berlusconi vuole le unioni civili

Mentre i centristi fanno resistenza sul tema, l'area liberal di Forza Italia apre ai diritti civili.

Brambilla: anche Berlusconi vuole le unioni civili
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19 Ottobre 2015 - 11.26


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Ncd è [url”sul piede di guerra”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=79859&typeb=0&unioni-civili-no-di-alfano-sulle-adozioni-ma-il-pd-e-in-trincea-[/url] sulle unioni civili. La maggioranza invece [url”si ricompatta”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=79883&typeb=0&unioni-civili-i-dem-liberta-di-coscienza-sulle-adozioni[/url] sul tema. Ma l’aiuto al governo sul ddl Cirinnà arriva da più parti.

Parla la parlamentare di Fi Michela Vittoria Brambilla in un’intervista a Qn: “Siamo uno dei pochi paesi democratici a non aver regolarizzato le unioni civili. E’ un ritardo inaccettabile che deve essere colmato, una battaglia di civiltà: non devono esistere cittadini di serie A e di serie B, a seconda di chi hanno scelto di amare nella loro vita. Quindi, si subito a questa legge. Anche Berlusconi la pensa così”. E continua: “Sono disgustata dal modo in cui taluni politici trattano i temi etici, ragionando solo per slogan, confondendo i cittadini: li blandiscono come clave solo perché gli interessa affossare il provvedimento. In realtà nel testo di legge in discussione al Senato non è prevista l’adozione per le coppie omosessuali e non c’è l’utero in affitto, vietato in Italia”, dice Brambilla ribadendo la contrarietà alle adozioni da parte di coppie omosessuali.

“La stepchild adoption è un’altra cosa: introduce l’adozione del figlio biologico del partner che è sacrosanta. Si riferisce a quei bambini, e sono migliaia, che per svariati motivi restano solo con un genitore biologico che convive con una persona dello stesso sesso. Se il suo genitore biologico viene a mancare – spiega Brambilla – pensiamo che debbano valere i diritti del bambino perche’ continui a vivere nella stessa e con gli stessi affetti, senza finire in un istituto”.

La pensa così anche Manuela Repetti, ex senatrice di Forza Italia passata al Gruppo Misto, “il nostro Paese è rimasto troppo indietro: adesso vanno riconosciute le coppie di fatto, la questione non è più rinviabile”. Bisogna accelerare i tempi? “Che sia dicembre o gennaio, poco importa: dobbiamo approvare la legge”, ha affermato la Repetti al Corriere della Sera.

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