Marino sulle spese dei viaggi: basta diffamarmi o vi querelo
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Marino sulle spese dei viaggi: basta diffamarmi o vi querelo

In una nota il Campidoglio sulla questione delle spese del sindaco, ha precisato: 'sono online. Ogni altra ricostruzione è offensiva, orientata da interessi politici'.

Marino sulle spese dei viaggi: basta diffamarmi o vi querelo
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5 Ottobre 2015 - 16.36


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Marino è infuriato “Se questa campagna offensiva dovesse continuare Roma Capitale sporgerà querela”: così in una nota il Campidoglio sulla questione delle spese del sindaco, sottolineando che tutto “è stato messo online”. “Ogni altra ricostruzione è offensiva, orientata da interessi politici e priva di ogni fondamento” precisa la nota.

Il primo cittadino nei giorni scorsi ha messo online un file con quasi 500 pagine di scontrini, ricevute, biglietti aerei e fogli protocollati che racchiudono i costi sostenuti durante le sue missioni e le spese di rappresentanza a Roma. Ventiquattr’ore dopo dall’opposizione, il capogruppo della lista Marchini, Alessandro Onorato ha fatto sapere: “Consegneremo tutti i documenti alla Corte dei Conti, certi che i giudici contabili faranno chiarezza”. Per Onorato, “le spese di rappresentanza di Marino pagate con la carta di credito del Comune sono troppo spesso finalizzate ai rapporti personali del sindaco piuttosto che alla promozione della città. Che senso ha, infatti, pasteggiare ad aragoste, tartare e vini pregiati a spese dei romani – accusa – se nulla ha a che fare con l’amministrazione della città? Perché a Firenze ha pagato con la carta comunale un banchetto con giornalisti di testate locali fiorentine? Perché far pagare al Comune cene con chirurghi stranieri che partecipavano a un convegno sul traffico di organi per i trapianti, visto che il Campidoglio non si occupa di sanità? Perché offrire cene innaffiate di champagne a deputati e senatori che già ricevono super stipendi dai contribuenti? Non li poteva vedere in Campidoglio e tenere la carta di credito comunale a riposo?”. “La spesa effettuata solo con la carta di credito per le spesucce di prima necessità tipo alberghi di lusso, noleggiatori di limousine, ristoranti di lusso è stata pari a circa 50.000 Euro”, rincara su Fb il consigliere pentastellato Marcello De Vito.

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