“Trovo sempre più giusto associare i libri alla libertà: più libri più liberi”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella nel suo discorso all’inaugurazione del Salone del libro di Torino. “Quanti regimi autoritari – ha aggiunto – hanno fatto roghi di libri per reprimere la libertà e stringere le catene sugli uomini!”. Mattarella si è poi complimentato con gli organizzatori del Salone del Libro: “Siete stati d’esempio – ha detto – tanti fiori stanno crescendo in diverse città italiane”.
E’ tornato a manifestare la sua vicinanza ai cittadini il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ribadendo quello che è il leit motiv del suo mandato e che ha sottolineato fin dal suo primo, asciutto messaggio. “Avvertiamo rischi di un individualismo che disgrega”, ha detto il capo dello Stato: manca la mediazione dei corpi intermedi e “il cittadino si ritrova solo davanti alle istituzioni. A questi pericoli di solitudine dobbiamo reagire”.
Ha aggiunto che in Italia c’è “un eccesso di pessimismo” ma bisogna volgere “il nostro sguardo al futuro” per dare una “ripartenza” all’Italia. Il presidente ha detto che “anche l’Expo è una grande occasione per il Paese”.
“La crisi – ha osservato d’altra parte – non ha risparmiato libri e carta stampata. Ci sono tanti segni meno e tanti posti persi” ma nel contempo crescono “nuove professionalità e nuovi spazi si aprono”.
Bisogna vedere, ha detto ancora il capo dello Stato, “come allargare gli spazi di libertà” perché “se all’idea di libertà i diritti non sono legati ai doveri, le opportunità alla responsabilità, non avremo più giustizia”.
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