Caso Lupi, le opposizioni chiedono le dimissioni
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Caso Lupi, le opposizioni chiedono le dimissioni

Il ministro, però, non intende lasciare la sua poltrona. L'inchiesta ha portato ieri all'arresto di Incalza

Caso Lupi, le opposizioni chiedono le dimissioni
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17 Marzo 2015 - 19.03


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Il ministro delle Infrastrutture Lupi non ha la minima intenzione di dimettersi ma le opposizioni lo incalzano sul caso delle tangenti e corruzione nell’ambito delle Grandi Opere, come Tav ed Expo. L’inchiesta ha portato ieri all’arresto di Incalza e ha anche scatenato la bufera sul governo.

Il presidente Pd Orfini è intervenuto oggi: ‘Ci sono cose che destano inquietudine e preoccupazione. C’è assolutamente la necessità che si chiariscano alcuni aspetti, poi si faranno le valutazioni’. In più Sel presenterà una mozione di sfiducia nei confronti del ministro ma afferma con forza: ‘le dimissioni” del titolare dei Trasporti “dovrebbe chiederle Renzi. Vendola sollecita una bonifica radicale del ministero delle Infrastrutture, e anche le dovute dimissioni del ministro competente. Anche M5s con Grillo chiedono a gran voce che il ministro lasci la sua poltrona e restituisca i soldi.

Sulle stesse note anche Matteo Salvini, leader della Lega Nord: “Io non condanno nessuno, però mi aspetto che il Ministro dell’Interno o il Presidente del Consiglio vengano in Parlamento a spiegare agli italiani se è tutto falso o se c’è qualcosa di vero. E se c’è qualcosa di vero non possiamo avere un Ministro dell’Interno e un Ministro delle Infrastrutture che lavorano con delle ombre del genere”.

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Non è di meno l’Idv. “Sul ministro Lupi pesa una responsabilità politica grande come un macigno. Comprendo sinceramente il suo disagio dal punto di vista umano, ma ci sono ragioni di legalità per le quali si risponde al magistrato e ragioni di opportunità politica per le quali si deve rispondere ai cittadini. Non si può dichiarare, tra l’altro, che il proprio figlio riceva in regalo un Rolex da un amico di papà per la laurea ma che di contro il papà lo avrebbe rifiutato. Le dimissioni ritengo siano un atto dovuto e se non arriveranno noi dell’Idv ci appelleremo al premier Renzi affinchè sia lui a revocare l’incarico, che è di natura fiduciaria, al ministro”. A dirlo in una nota è stato il Segretario nazionale Ignazio Messina.

Lupi: non mi dimetto, soffro per mio figlio – Lasciare l’incarico? “No, le dimissioni no. Anche se, per la prima volta, vedendo tirato in ballo ingiustamente mio figlio, mi sono chiesto se il gioco valga la candela”. Così il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi, in un’intervista a Repubblica. “Provo soprattutto l’amarezza di un padre nel vedere il proprio figlio sbattuto in prima pagina come un mostro senza alcuna colpa”.

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