A Firenze 5mila persone chiedono un cambio di passo
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A Firenze 5mila persone chiedono un cambio di passo

Appello di Alex Zanotelli alla Cei: apra le canoniche e i conventi vuoti ai rifugiati. Vignarca: le reti pacifiste si trovano davanti a un bivio.

In 5000 a Firenze per la pace
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21 Settembre 2014 - 16.48


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Circa 5 mila persone hanno partecipato al Piazzale Michelangelo di Firenze alla manifestazione ‘Un passo di pace’, presidio-evento, indetto da Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci, Tavolo Interventi Civili di Pace, per invocare la fine di ogni guerra nel mondo. Una location incantevole con la vista su tutta Firenze dove sono arrivati tanti fiorentini e quasi 100 pullman provenienti da varie regioni d’Italia. Presenti, tra gli altri, il segretario della Cgil Susanna Camusso e il leader di Sel Nichi Vendola. Entrambi hanno ribadito la loro posizione sull’articolo 18. “Se si comincia dal togliere diritti è poco credibile credere di estenderli – ha detto Camusso – Bisogna smetterla di fare una battaglia ideologica come quella che sta facendo il presidente del consiglio”. E poi Vendola: “La cancellazione dell’articolo 18 è la peggiore delle porcherie”. E infine: “Renzi vola nel verso di Berlusconi ed è un grande dolore”.

Presenti anche Ceciia Strada e Padre Alex Zanotelli, che ha rivolto un invito alla Cei ‘perché parli, con più coraggio, in difesa dei profughi e dei rifugiati, e perché apra le canoniche e i conventi vuoti ai rifugiati”. E poi un gruppo di 6 parlamentari del tavolo interparlamentare per la pace (Giulio Marcon, Alessia Petraglia, Marisa Nicchi, Roberto Cotti, Filippo Fossati e Paolo Beni).

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Durante la manifestazione, cominciata alle 11 è stata stesa una grande bandiere della pace di 15 metri per 30. Tantissime bandiere della Palestina e numerosi ricordi delle vittime di Gaza. Proprio Susanna Camusso ha incontrato l’ambasciatrice palestinese in Italia Mai Alkaila e ha indossato commossa una kefya.

Tanti anche gli interventi raccolti e rilanciati dai promotori sui social. “Le reti pacifiste si trovano davanti a un bivio: continuare a denunciare in modo generico questa realtà o lavorare per mutare le politiche responsabili della proliferazione delle guerre, per costruire un’alternativa a questo corso della storia?” E’ il commento di Francesco Vignarca Coordinatore Rete Italiana per il Disarmo sulla manifestazione condiviso su Facebook. “Noi crediamo che serva davvero un Passo di Pace, con una richiesta forte di cambio di rotta alla politica, che deve imparare ad ascoltare le società civili di tutto il mondo, senza affidare alle armi la soluzione dei conflitti (RS/Jacopo Storni)

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