Berlusconi e l'Olocausto: un caso europeo
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Berlusconi e l'Olocausto: un caso europeo

Il candidato del Ppe alla presidenza europea Juncker durissimo con il suo alleato: chieda scusa anche ai sopravvissuti dell'Olocausto. Merkel infuriata.

Berlusconi e l'Olocausto: un caso europeo
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28 Aprile 2014 - 16.10


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Dopo [url”le parole di Berlusconi sulla Germania e i lager”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=57382&typeb=0&Berlusconi-fa-infuriare-i-tedeschi-per-loro-mai-esistiti-i-lager[/url], non si placa ancora l’ira tedesca e ormai il caso si è allargato a macchia d’olio in tutta Europa.

Questa mattina è arriva l’attesa risposta per bocca di Jean-Claude Juncker, candidato del Ppe alla presidenza della Commissione Ue, che ha replicato così: «Le sue dichiarazioni mi hanno disgustato, con certe cose non si scherza».

«Chieda scusa» – Silvio Berlusconi «ritiri immediatamente le sue dichiarazioni» sulla Germania e «si scusi con i sopravvissuti dell’Olocausto e con i cittadini tedeschi». È la dura presa di posizione espressa da Juncker. Gli attacchi di Silvio Berlusconi alla Germania «sono inaccettabili». «Durante la crisi – ha ricordato l’ex premier lussemburghese – la Germania, come molti altri Paesi membri Ue, ha dimostrato una solidarietà senza precedenti con i Paesi europei in difficoltà. Questi Paesi hanno anche loro preso misure senza precedenti e spesso dolorose per stabilizzare le loro economie e finanze pubbliche».

Merkel: da Berlusconi parole assurde e incommentabili – Anche la cancelliera Angela Merkel ha voluto commentare attraverso il suo portavoce, in maniera non certo benevola, le affermazioni di Berlusconi sulla Germania e i Lager: «Le dichiarazioni sono così assurde che il governo federale non farà alcuna replica». «Con l’Italia abbiamo un rapporto stretto e di amicizia», ha aggiunto Seibert.

Berlusconi risponde a Juncker: sono solo trappole elettorali – E nel pomeriggio è arrivata la replica dell’ex Cavaliere. «A Juncker, che non dovrebbe cadere in simili trappole da campagna elettorale, ripeto: rivendico il mio ruolo di amico storico del popolo ebraico, e dello Stato di Israele, che è e resta unico presidio di libertà e di democrazia in tutto il Medio Oriente. Nulla e nessuno può mettere in discussione questa mia convinzione profonda». «Mi pare doloroso e spiacevole che la sinistra europea abbia compiuto l’ennesima speculazione, montando un caso su una mia frase, estrapolata dal contesto di un mio ragionamento sul candidato della sinistra Martin Schulz..», ha detto ancora Berlusconi.

Brunetta (Fi), Juncker increscioso e prono alla Germania – “Le dichiarazioni di Juncker sono esse sì incresciose, e purtroppo figlie di un triste calcolo elettorale: la paura cioè di perdere i voti della Merkel”. E’ quanto sottolinea il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, secondo il quale “ora che anche Juncker si dimostra succubo di questa nouvelle vague prona alla Grande Germania, che ha impoverito il sud dell’Europa e ingrassato i conti delle banche tedesche, la posizione di Berlusconi appare più che mai lungimirante e realistica”.

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