L’art. 2 dello Statuto Albertino recita: “Lo Stato è retto da un Governo Monarchico Rappresentativo. Il Trono è ereditario secondo la legge salica”. Con legge salica ci si riferisce a quel complesso di norme consuetudinarie sulla primogenitura maschile che escludono la successione femminile. Secondo questa legge, quindi, in Italia vige la successione soltanto maschile. Quindi a Berlusconi NON POTRANNO SUCCEDERE LE FIGLIE FEMMINE MA SOLTANTO I FIGLI MASCHI, PIER SILVIO, DI DIRITTO, E IN CASO DI SUA RINUNCIA, LUIGI.
Mi sembra di aver capito che a quelli di Forza Italia sta bene che a succedere all’ex Cavaliere sia una delle due figlie, però sanno benissimo che finché è in vigore la legge salica questo non sarà possibile, come invece avviene in Inghilterra o in Olanda o presso altre monarchie. In Italia le principessa sono sempre state tenute in poco conto, al massimo si faceva fare loro un bel matrimonio con qualcuno che aveva la possibilità magari di salire su qualche trono da qualche parte, oppure si occupavano di istituzioni benefiche, ma di successione al trono non se ne parlava. E sarebbe stata una contraddizione ben forte se al trono fosse salita una esponente di quel sesso che non aveva neppure il diritto al voto.
Ma ora le cose sono cambiate, le donne hanno avuto il diritto al voto, sono entrate pienamente nella vita politica, nel governo Renzi le ministre sono in umero pari ai ministri e, per la prima volta, abbiamo anche una ministra della Difesa. Quindi perché non riconoscere a Berlusconi, che tanto ha meritato per l’Italia, che tanti servigi ha reso alla Patria, il cui nome ha portato in giro per il mondo (una volta quando all’estero sapevano che eri italiano ti dicevano: pizza, mandolino, Paolo Rossi, dopo il mondiale di Spagna… ora ti dicono Berlusconi… e giù risate… segno evidente che Berslusconi mette allegria come la pizza il mandolino e Paolo Rossi), perché, dicevo, non riconoscergli il diritto a farsi succedere da chi gli pare? A questo proposito mi permetto di suggerire un accordo istituzionale, in virtù del quale Berlusconi vota una legge elettorale decente e Renzi fa approvare l’abrogazione della sorpassata legge salica (una volta accertato che non abbia nulla a che fare con la produzione del sale, nel senso di NaCl, un ingrediente indispensabile nella cucina italiana).
Se questo accordo non sarà possibile, e se nella famiglia Berlusconi i discendenti maschi non volessero, come pare, saperne di salire sul trono, si potrebbe permettere di allargare il concetto di famiglia a rami cadetti. In questo caso vedrei bene Brunetta… più “cadetto” di lui… e poi ha il vantaggio di avere per cognome un aggettivo con cui si suole appellare qualche avvenente esponente del gentil sesso.
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Argomenti: silvio berlusconi