Come prima, ma senza l’attenzione mediatica di prima. Parola di Cecile Kyenge, ex ministro per l’Integrazione, che a ‘Un giorno da pecora’ su Radio2 ha raccontato: “gli insulti nei miei confronti sono aumentati da quando non sono più ministro, solo che ora non escono più fuori. È sempre la solita storia”.
“Succede quasi tutti i giorni, basta vedere la mia pagina facebook e i messaggi che mi arrivano” è l’amara constatazione di Kyenge, secondo la quale ormai non se ne parla più perché “forse alcune cose diventano quasi abitudine, e questo è molto pericoloso. Per questo io dico che bisogna continuare a lavorare per la lotta all’istigazione via web” ha sottolineato l’ex ministro.
Cecile Kyenge ha anche raccontato di aver ripreso la vecchia vita, “diciamo che sono più libera – ha raccontato -. Fare il ministro è abbastanza impegnativo, non avevo sabato nè domenica”. Del suo ministero, infine, si è augurata che la gente ricordi il suo aver affrontato “temi che hanno rotto alcuni tabù, come quello sulla cittadinanza. Dal punto di vista culturale è stata una ‘rotturà rispetto al passato”. E sull’ipotesi di una sua candidatura alle Europee ha parlato di liste non acora pronte ma ha detto di essere “al servizio del Paese” nel caso le venisse proposto un posto in lista.
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