Scajola, a sua insaputa: il giudice ci ha creduto

Depositate le motivazioni della sentenza che ha assolto l'ex ministro: la casa gli fu regalata ma per il giudice non se ne accorse.<br>

Scajola, a sua insaputa: il giudice ci ha creduto
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11 Marzo 2014 - 15.56


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Claudio Scajola era “inconsapevole” quando acquistò l’appartamento per poco più di 600mila euro l’appartamento romano di via del Fagutale. È quanto si legge nella motivazione delle sentenza con la quale il giudice Eleonora Santolini ha assolto con formula piena l’ex ministro dello Sviluppo economico dall’accusa di finanziamento illecito, prosciogliendo invece per prescrizione del reato l’imprenditore Anemone.

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Scajola “era inconsapevole che l’imprenditore Diego Anemone avesse concordato tempo prima con le sorelle Papa, proprietarie dell’immobile, le modalità dell’ulteriore pagamento”, costato in realtà un milione e 700mila euro, dunque “non si è trovato nelle condizioni di conoscere il maggior prezzo di acquisto dell’immobile”. Nella motivazione si legge anche che “nella delicata e compromettente fase negoziale Scajola non era presente. Deve osservarsi come dall’esame del complesso testimoniale discusso in aula sia possibile desumere un’estraneità di Scajola in questa vicenda sotto il profilo squisitamente soggettivo”.

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