Medici obiettori, Sel: così la 194 non si può applicare

Dopo la denuncia della donna lasciata ad abortire da sola in ospedale, il commento di Sara Graziani (Sel): sulla carta è un diritto garantito, in realtà è un percorso a ostacoli.

Medici obiettori, Sel: così la 194 non si può applicare
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11 Marzo 2014 - 17.00


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“La 194 non può non trovare applicazione in una struttura pubblica. Questa è la prima considerazione da fare non appena si legge la denuncia della donna che ha abortito nel bagno dell’ospedale Pertini, aiutata solo dal suo compagno, perchè nel reparto erano presenti solo medici obiettori”. Parola di Sara Graziani, responsabile politiche di genere Sinistra Ecologia Libertà del Lazio, in una nota a commento della denuncia di Valentina, una donna costretta ad abortire da sola nel bagno di un ospedale romano perché tutti i medici presenti erano obiettori di coscienza.

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“Una storia, quella di Valentina, che – si legge ancora – parla di quello che sulla carta è un diritto garantito, ma che nella realtà è un percorso a ostacoli. Se da una parte la legge c’è, in questo modo diventa inapplicabile. Il problema riguarda sia le interruzioni volontarie di gravidanza, ma anche gli aborti terapeutici. Un dramma che si somma ad un altro insomma. Il segno che c’è un tema enorme sul quale intervenire. Faremo la nostra parte, a partire dalle istituzioni locali, per spingere ad un intervento a livello nazionale perchè per dirla come Valentina: ‘nessuno deve essere trattato così in un Paese civile'”.

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