Dopo l'accordo, l'Italicum approda alla Camera
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Dopo l'accordo, l'Italicum approda alla Camera

Questa mattina il voto sugli emendamenti dopo l'intesa raggiunta con Forza Italia e Ncd per la riforma elettorale che varrà solo a Montecitorio.

Dopo l'accordo, l'Italicum approda alla Camera
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5 Marzo 2014 - 09.34


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Ieri il sì di Silvio Berlusconi, che ha permesso alla nuova legge elettorale di proseguire nel suo iter. Il Cavaliere e Forza Italia, così come Angelino Alfano e il suo Ncd, hanno accettato l’emendamento Attorre che prevede che l’Italicum valga solo per la Camera, in vista della riforma che renderà il nuovo Senato non elettivo. L’entrata in vigore della legge, inoltre, slitterà di un anno per permettere il compimento delle riforme.

Questa mattina, alla Camera, si cominceranno a votare gli emendamenti. L’auspicio del presidente del Consiglio Matteo Renzi è che l’Italicum diventi realtà entro venerdì.


Emendamenti Pd ritirati
– All’assemblea dei deputati del Pd, il capogruppo Roberto Speranza ha chiesto ai suoi di ritirare tutti gli emendamenti, tranne quelli dell’accordo ed uno sulla parità di genere nelle liste. La richiesta è stata accolta ma i parlamentari della minoranza hanno insistito sulla preferenza, su cui ci sono diversi emendamenti di M5S, di Sel e di Ndc, sui quali si voterà a scrutinio segreto.

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Berlusconi: “Disappunto per difficoltà premier” – Nell’annunciare l’accordo sull’applicazione dell’Italicum per la sola elezione dei deputati, Berlusconi ieri ha bacchettato il premier, Matteo Renzi: “Prendiamo atto con grave disappunto della difficoltà del presidente del Consiglio di garantire il sostegno della sua maggioranza agli accordi pubblicamente realizzati”, afferma il leader di Forza Italia in una nota.


Alfano: “Dobbiamo superare il Senato”
– “Dobbiamo superare il Senato, quindi legge elettorale solo per la Camera. Noi non siamo delusi da Renzi. Patti chiari, riforme certe #avantitutta”. Lo scrive il ministro dell’Interno e leader dell’Ncd Angelino Alfano in un tweet.

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