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Cupo, infastidito, Enrico Letta non ha mai guardato Matteo Renzi in faccia. Né il rottamatore ha guardato l’ex premier. Il passaggio di consegne tra Enrico Letta e Matteo Renzi passerà agli annali come il più glaciale e veloce della storia di Palazzo Chigi.
Il trasferimento della tradizionale campanella che il capo del governo utilizza nelle riunioni del Consiglio dei ministri è durato una decina di secondi in tutto. Letta non ha mai guardato negli occhi il suo successore e non ha nascosto il suo fastidio per quell’obbligo istituzionale, l’ultimo, che da prassi si conclude con una stretta di mano.
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