Governo in bilico: in arrivo patto di coalizione

Il premier fa sapere che lo presenterà in serata e che prevederà anche un rilancio dell'economia. Oggi la capigruppo per il rinvio del voto sulla legge elettorale.

Governo in bilico: in arrivo patto di coalizione
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11 Febbraio 2014 - 18.25


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Momenti delicati per il governo Letta. Il presidente del Consiglio questa mattina è salito al Quirinale per un breve incontro con Giorgio Napolitano, prima della partenza del presidente della Repubblica per il Portogallo. Mentre il premier oggi era atteso a Milano per la Bit. Nella tarda serata di ieri, Napolitano aveva incontrato Matteo Renzi.

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“Abbiamo parlato delle prospettive del governo” ha fatto sapere Enrico Letta con una nota, annunciando di voler presentare “un programma convincente che convincerà tutti i partiti che sostengono il governo, anche il Pd”. La sua proposta di patto di coalizione tra i partiti che sostengono il governo dovrebbe allontare l’ipotesi di una staffetta con il segretario Pd, ipotesi che anche a Renzi sembra non piacere. Letta ha anche assicurato che uno degli obiettivi del patto sarà “il rilancio dell’economia”.

Questo pomeriggio, intanto, è in programma la capigruppo della Camera, che dovrà pronunciarsi sulla richiesta del Pd di uno slittamento di 48 del voto agli emendamenti sulla nuova legge elettorale, in modo che questo avvenga dopo la direzione del Pd, anticipata al 13 febbraio. “Io mi fido del Pd e il Pd ne esce solo come una squadra unita. Se non portiamo a casa questo passaggio salta l’Italia e l’Italicum. Non salta solo una leadership ma tutto”, aveva detto ieri Matteo Renzi.

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Brunetta: no a staffetta Letta-Renzi – Forza Italia dice no all’ipotesi di una staffetta Letta-Renzi a Palazzo Chigi. Il presidente dei deputati azzurri, Renato Brunetta, ha detto: “Sempre più insistenti le voci su una possibile staffetta tra Renzi e Letta a Palazzo Chigi. Forza Italia è contraria a questo scenario, perché di fatto avremmo, in poco più di due anni, il terzo presidente del Consiglio senza legittimazione popolare: dopo Monti (tecnico) e Letta (non candidato alla premiership), arriverebbe Renzi che finora ha vinto elezioni sono a Firenze e provincia”

“L’accordo tra Berlusconi e Renzi – aggiunge Brunetta – riguardava la legge elettorale e le riforme istituzionali. Noi continuiamo a volere realizzare quanto pattuito. Si approvi al più presto la legge elettorale e si avviino le riforme istituzionali, senza perdere altro tempo”.

Alfano al Pd: chiarisca se sostiene il premier – “Il Pd dica con chiarezza se intende continuare a sostenere il governo Letta o meno”. “Se il Pd non dà un’appassionata e sincera disponibilità a rilanciare l’azione di questo governo, la situazione si complica”. Lo ha affermato il vicepremier, Angelino Alfano, a margine di un incontro politico di Ncd a Latina.

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“Noi siamo pronti per la ripartenza. Il Pd deve dire una parola chiara agli italiani su questo governo nel quale noi abbiamo investito molto”, prosegue Alfano, aggiungendo: “Noi abbiamo le idee chiare e siamo già contenti che il Pd abbia detto che deciderà il 13 e non il 20. Ma dopo il 13 vogliamo sentire parole definitive” perché “serve un governo forte”. “Non è possibile immaginare di continuare a parlare di soglie, di sbarramenti e di circoscrizioni, quando gli italiani attendono cose concrete da un governo forte: diminuzione delle tasse sul lavoro, sostegno alle famiglie e sburocratizzazione. Sono punti programmatici che vogliamo presentare per un governo forte”, ha concluso il vicepremier.

Scelta Civica: Letta lasci e si apra nuova fase . “Auspico che Letta mostri quella generosità che ha sempre dimostrato nella sua carriera politica, favorendo l’apertura di questa nuova fase anche con la messa a disposizione del proprio ruolo”, ha detto il capogruppo di Scelta Civica alla Camera, Andrea Romano.

“Enrico Letta – ha aggiunto Romano – è uomo di grande esperienza e sensibilità istituzionale. Sono sicuro che lui per primo comprenda l’esigenza di voltare pagina davvero, aprendo una nuova fase della storia politica di questo paese e arrivando rapidamente ad un nuovo governo che sia guidato anche da un’altra personalità”.

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Napolitano, la parola è al Pd – “La parola è al Pd”. Questa è stata la secca risposta del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ai giornalisti che questa sera a Cascais, in Portogallo, gli chiedevano se ormai si dovesse aspettare la segreteria del Pd di giovedì prossimo per capire qualcosa della situazione politica e del destino del governo.

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