Grillo attacca l'Italicum: è una riforma per fermare M5s
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Grillo attacca l'Italicum: è una riforma per fermare M5s

Il leader dei pentastellati parla alla stampa estera: noi non facciamo accordi con questi, riferendosi a Renzi e a Berlusconi.

Grillo attacca l'Italicum: è una riforma per fermare M5s
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23 Gennaio 2014 - 11.49


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“La legge elettorale che stanno facendo questi due è per fermare noi che siamo la variabile impazzita”. Questa è la posizione di Beppe Grillo sull’accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Parlando [url”nella sede della stampa estera in una conferenza stampa riservata ai giornalisti stranieri”]http://www.beppegrillo.it/la_cosa/[/url], il leader dei 5 Stelle non ha risparmiato frecciatine alle altre forze politiche e ha chiuso al dialogo: “Non facciamo accordi con questi”.

Secondo Grillo, è sempre Silvio Berlusconi il burattinaio. “Dietro l’ebetino c’è il condannato”, ha detto prima dell’inizio della conferenza stampa. “Renzi è andato da Berlusconi ad Arcore e il condannato gli ha dettato la linea. Si è messo la camicina bianca ed è salito sul camper, scopiazzando il nostro programma”.

Poi, nel corso dell’incontro, ha continuato: “Non siamo né di destra né di sinistra: non abbiamo ideologie ma idee. Non facciamo accordi con questi perché gli accordi non questi non si devono fare. Siamo stati eletti per mandarli a casa”.

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Napolitano – Nel mirino del leader dei Cinque Stelle finisce anche il Presidente della Repubblica. “Noi abbiamo preso il 25 per cento – ha dichiarato – Poi c’è stato il colpettino di Stato di Napolitano che si è riunito in una notte con due persone e ha fatto le larghe intese”.

Reddito di cittadinanza – Beppe Grillo ha rilanciato il tema del reddito di cittadinanza. “Un reddito deve essere per tutti, dalla nascita alla morte”, ha affermato. “E come lo paghiamo? Con le pensioni, con una grande riforma fiscale”.

“L’informazione è il cancro del Paese” – Ripercorrendo gli ultimi mesi, Beppe Grillo ha concesso che “abbiamo certamente fatto degli errori di comunicazione”, ma il problema vero, dice, è un altro. “Oggi il cancro vero è l’informazione. Se ci fosse una Bbc… e invece abbiamo la Rai. La comunicazione è il vero cancro di questo Paese. Non riusciamo ad avere una comunicazione normale”. “Noi siamo il primo partito in Italia – ha aggiunto – abbiamo bisogno di essere considerati come tali. Solo ora la stampa si sta ammorbidendo nei nostri confronti”.

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Alle Europee da soli – Per quanto riguarda le elezioni Europee, il leader dei Cinque Stelle ha spiegato che non sono stati fatti accordi con altre forze politiche. “In Europa noi per adesso andiamo da soli, Poi vedremo se c’è qualche gruppo tedesco o finlandese che condivide il nostro programma”. Poi ha ribadito che sulla permanenza nell’euro la decisione va presa “con un referendum”.

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