Grillo accusa: lo spogliarello dell'Italia davanti all'Europa

Il leader di M5s usl suo blog: un altro pezzo di sovranità nazionale ci abbandona senza il parere degli italiani. La vincitrice è sempre la Germania.

Grillo accusa: lo spogliarello dell'Italia davanti all'Europa
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22 Dicembre 2013 - 17.45


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“L’Italia recita in Europa la parte della “signorina” che minacciata da Totò si toglieva un capo di vestiario alla volta fingendo di rifiutare “E llevate ‘a cammesella”, “‘A cammesella no no no no”, rimanendo alla fine in mutande”. Così Beppe Grillo nel suo nuovo post sul suo blog dal titolo “Lo spogliarello dell’Italia”.

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“Il futuro dell’Unione Bancaria europea si decide in questi giorni tra Bruxelles e Francoforte. Un altro pezzo di sovranità nazionale ci abbandona senza il parere degli italiani. Cosa contano ormai gli italiani? – ha aggiunto il leader del Movimento 5 Stelle – L’Euro ci ha sottratto sovranità monetaria, l’Unione Bancaria ci sottrarrà sovranità bancaria, la funzione primaria della banca, la tutela del risparmio. E si tratta di un diritto sacrosanto scolpito nell’articolo 47 della nostra Costituzione: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito”… Ma cosa conta ormai la Costituzione?”.

“La nostra economia è strozzata dalla scarsa liquidità erogata da un sistema bancario che, a sua volta, è strozzato da 140 miliardi di euro di sofferenze e da una Bce sempre più minacciosa con lo “stress test” del 2014, sui bilanci bancari nei quali per la prima volta verrà inserito il rischio di titoli di Stato. Un esame che, per essere superato, costringerà le banche italiane a rastrellare miliardi di euro di nuova liquidità sul mercato”.

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Grillo poi affonda il colpo: “Dopo due anni di dibattiti la vincitrice è sempre la Germania. La Merkel vuole infatti solo mettere tempo e ostacoli tra il fallimento di una banca in Europa ed il rischio che i tedeschi debbano pagarne il prezzo. La lista delle vittorie tedesche sancita nel summit della scorsa settimana a Bruxelles è lunga”.

E poi ancora: “Cosa succederà se da qui al 2026 una banca dovesse trovarsi in difficoltà? In caso di fallimento saranno coinvolti i gli obbligazionisti (bail-in) e i depositi superiori a 100mila euro. Dopo aver applicato il bail-in minimo dell’8%, gli Stati potranno fare ricorso a fondi pubblici, ma solo dietro autorizzazione di Bruxelles. Rischiamo di non avere neppure il diritto di nazionalizzare MPS, o altre banche prossime al fallimento, ed essere costretti a venderle allo straniero per un piatto di lenticchie. E’ il modello del salvataggio di Cipro scritto ora nero su bianco. Oltretutto, l’Italia è il Paese che maggiormente in Europa colloca le sue obbligazioni bancarie presso le famiglie. Coinvolgerle nella ricapitalizzazione vuol dire condividere con loro (e non con la Germania…) il rischio di perdite. Alla fine vuol dire sottrarre risparmio alle famiglie per tappare i buchi delle banche”.

“Restiamo nello scenario del disastro greco”, commenta Grillo sul suo sito. “Hai bisogno di aiuto? Io Europa (quindi io Germania) ti presto i soldi, ma solo se mi lasci governare il tuo Paese a botte di austerità e recessione. Martin Schulz, l’amico fraterno del pdexmenoelle, presidente dell’Europarlamento, ha annunciato che Bruxelles sarà durissima su questo punto, la cui supervisione sarà affidata alla Bce con il compito di vigilare su 130 banche europee (di cui15 italiane). La vigilanza unica della BCE si applicherà solo a banche al di sopra di 30 miliardi di euro di attività su richiesta della Germania per tutelare sotto la vigilanza domestica le sue Landesbanken e Sparkasse, quasi metà del sistema bancario tedesco, quello spesso definito “zombie” per l’incapacità di reggersi in piedi senza il sostegno pubblico e proprio per questo sottratto alla vigilanza di Draghi.
Non si spiega quindi cosa celebrino i tromboni di regime nello sventolare l’accordo sull’Unione Bancaria come un successo. Saremo, peggio di prima, costretti a risolverci i problemi a casa nostra con i nostri risparmi. Perché dovremmo allora privarci del diritto di regolare e agevolare il sistema bancario nazionale senza ricevere nulla in cambio?”.

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“La morale di tutto questo è che con 400miliardi di euro di Btp nella pancia delle nostre banche se lo spread dovesse ripartire, e ci sono tutte le premesse, questa Unione Bancaria non farà nulla per evitare che la crisi si abbatta sulle nostre banche con potenziali perdite e fallimenti che dovremo comunque ricoprire attingendo alle tasse ed al risparmio nazionale. Viva l’Europa, quell’Europa che non esiste”, conclude Grillo.

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