La protesta del Movimento dei Forconi che da giorni paralizza l’Italia sembra non accennare a placarsi. Mercoledì, infatti, i manifestanti arriveranno a Roma con due cortei separati, per “bussare” alle porte dei palazzi che contano. Settimana scorsa Silvio Berlusconi stava quasi per incontrare i responsabili del movimento. Poi il dietrofront all’ultimo momento, pare, per pressioni del suo stato maggiore. Oggi, però, un nuovo cambio di rotta: gli azzurri guardano, adesso, con un occhio di riguardo al Movimento dei Forconi sul Mattinale, il bolletino quotidiano diffuso da Forza Italia a Montecitorio: “I lavoratori autonomi che protestano e quelli che lottano sono i veri ribelli contro la crisi. Tocca a Forza Italia farsene carico”, si legge [url”nel titolo dell’intervento”]http://www.ilmattinale.it/wp-content/uploads/2013/12/610.pdf[/url].
Il gruppo dei deputati azzurri guidati alla Camera dei Deputati da Renato Brunetta sembra, quindi, appoggiare i Forconi: “giù dal palcoscenico della politica, lontano dalla tribuna stampa e da quella degli ospiti plaudenti, fuori la gente soffre. Il pensiero va ai forconi e alle varie sigle che prestano la loro insegna ai gruppi che protestano. Spesso mal guidati e a rischio di infiltrazioni di violenti e di provocatori, costoro però sono espressione di un ben più vasto amalgama sociale messo ai margini del processo produttivo e dalla considerazione sociale, dopo essere stati a lungo identificati come i migliori interpreti del modello sociale italiano”.
Brunetta, quindi, e tutto il gruppo cambiano nuovamente idea sul movimento. Ricordiamo, infatti, che lo stesso capogruppo alla Camera aveva avuto un’accessa discussione con alcuni esponenti della protesta durante una puntata di Servizio Pubblico. Oggi, invece, si scaglia in loro difesa. “Tocca a Forza Italia difendere questa gente che è la nostra gente, sia essa in piazza (una minoranza) sia essa ancora lì a lottare, ad arrabattarsi e a non dormire di notte per risolvere i drammatici problemi del lavoro e del credito della ditta”, si legge ancora nel Mattinale.
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