Faccia a faccia su Sky TG24 tra i tre candidati delle primarie del Partito democratico. Un minuto e 30 secondi a disposizione per rispondere alle domande. Applausometro e fact checking in tempo reale.
Come perdere di nuovo le elezioni?Civati: “Non dobbiamo inseguire i moderati di Casini. Dobbiamo essere più netti, più diretti”.
Cuperlo: “Un partito non è un programma di governo, ma è la scelta degli occhi con cui guardi il mondo. Dobbiamo riconquistare la fiducia del Paese”.
Renzi: “Non dobbiamo più parlare di noi e pensare che la politica sia un insieme di cose da fare”.
Voto al governo Letta e al Premier.Renzi: “Questi 6 mesi sufficienti, i prossimi saranno ottimi perché daremo una mano. Mi candido per vincere tutti insieme. Dobbiamo fare le cose. In 6 mesi su troppe cose si è rimandato. Bisogna cambiare passo su scuola e cultura”.
Civati: “Ringraziamo chi ha fatto il ministro. Il mio voto è insufficiente, non per colpa di Letta, ma dell’impianto. In Germania hanno seguito quello che dicevo io: definire ogni punto programmatico, senza sorprese”.
Cuperlo: “Il voto a Letta è più che sufficiente, ha ridato credibilità all’Italia. Il governo ha fatto meno di quello che sarebbe stato necessario. Bisogna cambiare passo”.
Semprini: è possibile superare il vincolo del 3%?Cuperlo: “Se sarò segretario lo dirò: il governo vada in Europa e spiegare, battendo i pugni, che la strategia di questi anni è fallita: l’idea che si parte dal rigore per poi creare crescita e lavoro, è come il chirurgo che esce dalla sala operatoria e dice ‘l’intervento è perfettamente riuscito e il paziente è morto”.
Renzi: l’Europa è un’idea comune, è la casa dei nostri figli. Da vent’anni a questa parte l’abbiamo lasciata in mano ai burocrati di Bruxelles. Che quando accade un disastro come Lampedusa si girano dall’altra parte. Dobbiamo mettere in discussione il trattato di Maastricht, dico no all’Europa dei ragionieri.
Civati: la penso come Romano Prodi e gli dedicherei un applauso. Sono d’accordo con Prodi quando ricorda che il 3% è solo un numero. Dobbiamo essere rigorosi ma dobbiamo chiedere che scuola e ricerca siano fuori dal conto del debito. E poi fare anche Italia si faccia il reddito minimo.
Semprini: l’evasione ci ha danneggiato. E’ d’accordo su una patrimoniale?Renzi. Io le tasse a Firenze le ho abbassate davvero. E’ giusto che chi ha di più debba dare di più, ma prima dobbiamo dare il buon esempio noi.
Civati: si, sono d’accordo, ma prima bisogna fare l’anagrafe di patrimoni. La tassazione deve essere progressiva.
Cuperlo: la mia risposta è si, è giusto in un Paese che soffre come l’Italia. Non per colpire la ricchezza ma per redistribuire quella ricchezza.
Semprini: Ci racconti il suo piano di spending review, dove andrebbe a tagliare per risparmiare?Renzi: bisogna mettere l’elenco delle spese online, come ho fatto io per il Comune di Firenze.
Civati: comincerei a tagliare le spese centrali dello stato. Bisogna chiarire come si spendono i soldi nella Sanità.
Cuperlo: tagliamo i doppi o tripli incarichi, andiamo a colpire le vere aree di privilegio, ma non tagliamo in modo indiscriminato la spesa come abbiamo fatto in questi anni.
Semprini: cosa promette alle donne che non trovano un lavoro stabile e vorrebbero crearsi una famiglia?Civati: vorrei chiedere scusa a tutti quanti. L’intervento sull’Imu si poteva evitare. In quest’anni
Cuperlo: una legge sulla parità di salario tra uomo e donna.
Renzi: Cara Francesca (Renzi si rivolge a un’ipotetica ascoltatrice, ndr) non prometto perché hanno promesso in troppi. C’è un problema di asili nido. E di stipendi, di posizioni, di servizi e di orari. Ma lo possiamo risolvere assieme a te.
Semprini su Berlusconi: sarà il prossimo avversario?
Cuperlo: “Mi auguro di no per il futuro della democrazia di questo paese. Un leader politico sulle scena per oltre 20 anni è insolito. Serve alternanza tra destra e sinistra. Non ha funzionato la concezione padronale della politica. Spero si possa aprire un nuovo ciclo, anche a sinistra”.
Renzi: “Non lo so, invito tutti ad essere prudenti quando parliamo di Berlusconi. Quando lo abbiamo considerato finito, ci ha fregato. In questi 20 anni la sinistra è stata subalterna alla sinistra: ci detta l’agenda, il gioco lo comanda lui. Io mi candido alla segreteria per un’idea di Pd che sia capace di entusiasmare e di pensare agli italiani, non a Berlusconi”.
Civati: “Sarà ancora nostro avversario, dal suo punto di vista non è cambiato granché. Noi facciamo le primarie, loro le ereditarie, tra Marina e Barbara. Sinceramente non mi fido di Alfano, è stato l’uomo delle leggi ad personam. Anche se ora si è dimenticato della personam dice che sono ‘cugini’. Hanno già fatto sapere che torneranno insieme”.
Semprini: Che cosa chiederà al governo Letta il 9 dicembre qualora diventasse segretario del Pd?Cuperlo: Il governo deve mettere al centro il dramma del Paese. Ci sono milioni di persone che non ce la fanno più. Bisogna intervenire subito con azioni mirate contro la crisi. Al primo posto va messo il lavoro.
Renzi: Oggi c’è anche Berlusconi all’opposizione, e ha sette vite come i gatti. Il governo deve uscire dalla sindrome della paura degli altri. Bisogna cambiare subito la legge elettorale. Rilanciare il lavoro, la ricerca, lo sviluppo. E ridare un minimo di speranza e passione agli italiani. Il governo Letta siamo noi, il Pd, più altre tre o quattro partitini. Non dobbiamo farlo cadere.
Civati: Dobbiamo cambiare la legge elettorale, farlo immediatamente. E poi dobbiamo tornare al voto, nella primavera 2014, per creare un governo politico senza ricatti.
Semprini: Quanti soldi si possono recuperare da privatizzazioni di asset pubblici e dismissioni?Renzi: Ci sono privatizzazioni fatte bene, altre male, come Telecom e Alitalia. Priva di privatizzare e dismettere cambiare il modo di concepire l’economia in questo Paese.
Civati: Più che di privatizzazioni preferirei che ci fossero le liberalizzazioni: la concorrenza è più importante. Facciamo una norma sul conflitto di interessi.
Cuperlo: Veniamo da anni in cui ci hanno detto in cui tutto ciò che era pubblico veniva concepito come negativo. La scuola pubblica, ad esempio, non si può privatizzare. Ci abbiamo investito troppo poco. La dimensione del pubblico nell’innovazione non può essere trascurata.
“Deduco che nessuno dei tre ha un piano di privatizzazioni”, conclude Semprini. E Renzi ribatte: “Lei mi ha chiesto che cosa ne pensassi del piano di Letta, io un mio piano ce l’ho”.
Semprini: c’è il rischio che queste primarie possano essere un fallimento?Civati: spingeremo le persone per portarle alle urne, saremo “spingitori” di primarie.
Cuperlo: penso che almeno due milioni di persone andranno a votare. Siamo una forza popolare. Il mio obiettivo è conquistare il consenso delle persone che pensano che il partito sia una cultura, un’identità, un senso della storia.
Renzi: credo che saranno due milioni le persone che andranno a votare e spero di prendere il 51 per cento.
Cuperlo: Non ho fatto polemiche, ma penso che la trasparenza in un partito come il nostro sia la prima cosa.
Renzi: Cuperlo è Civati sono galantuomini e non barano. Spero pensino lo stesso di me. I due o tre casi discutibili saranno oggetto di indagini della magistratura.
Civati: Io non ho gonfiato i dati, spero che
Semprini: ci dica il suo stipendio, proprietà a lei intestate e quanto ha raccolto finora in finanziamentiRenzi: guadagno 4300 euro come sindaco, ho una casa e una macchina in comproprietà con mia moglie, ho raccolto 67mila euro. Avevo anche una bici ma me l’hanno fregata.
Civati: ho lo stipendio da parlamentare, 8mila euro, una macchina, sono in affitto. Ho raccolto 77mila euro
Cuperlo: guadagno quanto Civati, sono in affitto, ho una macchina del ’98, una vespa nera 300, un cane che si chiama Floyd. Ho raccolto 70-80 mila euro ma non saprei dirlo con precisione.
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