Silvio Berlusconi è andato a spezzare il pane del sapere politico e giudiziario alla platea dei giovani di Fi: “Il presidente della Repubblica non dovrebbe avere un attimo di esitazione a dare, senza che io presenti la richiesta, perché ho la dignità di non chiederla, un provvedimento che cancelli l’ignominia dell’affido ai servizi sociali”.
Ai falchetti ha spiegato bene che cosa vuol dire essere una vittima: “Sfidiamo apertamente questa sinistra che non ha mai rinnegato la sua storia e l’ideologia più criminale e disumana del mondo e fa dell’odio un comportamento invincibile, non pensino che noi lasceremo che questo colpo di stato si realizzi senza reazione da parte nostra”. Scenderanno in piazza le truppe improfumate?
Poi Silvio Berlusconi, con riferimento al processo Mediaset e al procedimento di decadenza dal Senato: “Una sentenza politica, incredibile, assolutamente infondata, utilizzata per porre le basi per un processo di decadenza per l’omicidio politico del leader del centrodestra. Farò una conferenza stampa nei prossimi giorni dove dimostrerò con carte ineludibili come non avessi nessuna responsabilità”. E poi un bacetto all’amico di sempre:
“Credo che Marcello abbia detto bene quando ha definito Mangano un eroe”. Silvio Berlusconi torna sulla vicenda di Mangano e difende le affermazioni di Marcello Dell’Utri sull’essere Mangano un eroe per non aver ceduto ai pm che gli ‘chiedevano di testimoniare il falso’ sui “rapporti tra Berlusconi e la mafia”.
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