Letta: sfiducia a Cancellieri è sfiducia a me
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Letta: sfiducia a Cancellieri è sfiducia a me

Il premier nell'assemblea del Pd lancia un monito: la mozione è frutto di una campagna aggressiva. Civati: seguo il gruppo ma non sono d'accordo.

Letta: sfiducia a Cancellieri è sfiducia a me
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19 Novembre 2013 - 21.54


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La mozione di sfiducia nei confronti di Annamaria Cancellieri è “frutto di una campagna aggressiva molto forte e slegata dal merito. Vi chiedo di considerare la cosa per quello che e’: un attacco politico al governo”. Queste le parole del premier Enrico Letta all’assemblea del Pd.

Ha poi detto: “E mi appello al senso di responsabilità collettivo che è parte di noi. La nostra condivisione unitaria della responsabilità è il punto di tenuta del sistema politico”. “Per quanto mi riguarda -aggiunge Letta- cerco di ispirare la mia azione e quella del governo al senso di responsabilità, anche di fronte a situazioni e fasi molto difficili”.

La mozione di sfiducia presentata dai 5 Stelle al ministro Cancellieri è “un’aggressione politica”, ha aggiunto. Sulla mozione di sfiducia “sono qui a chiedervi di considerarla per quello che è: un atto politico”. “La risposta deve essere un atto politico: un rifiuto”.

Cuperlo: dovrebbe dimettersi prima del voto – Il candidato alla segreteria del Pd, Gianni Cuperlo, ha detto che il ministro si dovrebbe dimettere ma il Pd deve essere responsabile. “Il ministro ha dichiarato di non aver violato alcuna norma. Ma la mia opinione e che per motivi di opportunità dovrebbe dimettersi prima del voto. Ma se premier ci chiede un atto di responsabilità politica, dobbiamo essere tutti responsabili”.

Cuperlo se la prende con la mozione annunciata da Civati che definsice “inaccettabile”. “Anche se – ha aggiunto – capisco che per uno che considera il voto di fiducia una variabile individuale anche questo è normale”. “C’è da contrastare un attacco politico che anch’io considero in atto. Decidiamolo insieme e manteniamo questo atteggiamento anche quando usciamo da qui”.

Infine si è anche rivolto a Matteo Renzi: “Se è necessario, anche se anomalo, invitiamo il sindaco di Firenze a portare qui il suo contributo ma riscopriamo il valore dell’unità come ci ha chiesto Letta”.

Civati, mi attengo alla decisione Pd ma non d’accordo – “Non sono d’accordo su come è stata posta la discussione. Sicuramente non si può votare la mozione M5s, ma si poteva discutere che fare, anche una sfiducia individuale”, ha spiegato Pippo Civati intervenendo all’assemblea del gruppo Pd alla Camera. “Se comunque l’opinione della maggioranza è questa, mi attengo”, ha assicurato, “io obbedirò alla responsabilità che ci viene chiesta perché mi sento parte di un gruppo”.

Quanto all’attacco arrivato da Gianni Cuperlo, “non raccolgo le provocazioni congressuali”, ha chiarito.

Gentiloni: prendo atto con rammarico – “Quando il premier viene qui e ci dice che c’è un voto politico sul governo, io ne prendo atto ma lo faccio con un certo rammarico perché non c’è il merito della discussione”. Così il deputato renziano Paolo Gentiloni valuta, all’assemblea Pd, l’intervento del premier sul caso Cancellieri.

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