Giù le mani dalla sanità: niente tagli

La manovra finanziaria potrebbe investire il lavoro: il taglio delle tasse per i lavoratori sarà di 5 miliardi in tre anni. Riduzione della pressione fiscale anche per le imprese.

Giù le mani dalla sanità: niente tagli
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15 Ottobre 2013 - 21.08


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Niente tagli alla sanità nel triennio 2014-2016. È saltata, quindi, la sforbiciata da 2,6 miliardi prevista nelle bozze della legge di stabilità. “Abbiamo rispettato la data 15 del ottobre benchè le tensioni politiche che ci sono state nel mese scorso hanno reso non semplicissimo il nostro lavoro ma abbiamo corso e oggi approveremo la legge di stabilità”. Queste le parole del premier Enrico Letta.

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“La Legge di stabilità è fatta per forza di cose di due tempi: oggi e il passaggio parlamentare. Abbiamo dovuto correre e ci saranno aggiustamenti che per forza di cose saranno messi a punto”, ha detto il premier. “Per la prima volta da tempo siamo riusciti a fare una legge di Stabilità dove i conti quadrano senza aumentare le tasse e senza tagli al sociale e alla sanità”, ha spiegato il capo del Governo.

Nella nuova finanziaria “c’è una significativa riduzione delle tasse per famiglie, lavoratori ed imprese. Siamo convinti e speriamo di fare di più in prospettiva”. Con la Legge di Stabilità arriva 1 miliardo di ‘sconti’ per per le ristrutturazioni edilizie e l’eco bonus, ha detto Letta. Arriva una “riduzione di tasse per le imprese di 5,6 mld con una curva crescente nell’arco del triennio”.

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La manovra finanziaria è all’incirca di 11,5 miliardi nel 2014, 7,5 miliardi nel 2015 e 7,5 miliardi nel 2016, ha spiegato Letta. La Legge di Stabilità contiene il rifinanziamento di 1,6 miliardi per il fondo di garanzia per le piccole imprese. Nella legge di stabilità c’è il “rifinanziamento del fondo per le politiche sociali, il fondo per la non autosufficienza, il 5 per mille”. Con le misure prese con la legge di stabilità ci sarà un calo complessivo delle tasse nel triennio dal 44% “al 43,3%”, un calo delle tasse “che per famiglie e imprese comincia subito”.

Tra gi interventi per le imprese e i lavoratori “c’è anche un incentivo per il passaggio dai contratti a tempo determinato a quelli a tempo indeterminato. Questo da un’importante direzione di marcia. Significativa”. “Sono soddisfatto del lavoro fatto, è un lavoro che non voglio presentare in modo roboante, è un passo significativo nella giusta direzione. Possiamo cominciare a guardare al futuro perchè per la prima volta abbiamo fatto una manovra senza mannaie per lavoratori e famiglie”.

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