Gli immigrati che tentano di raggiungere le coste di Lampedusa spesso non sono clandestini, ma rifugiati, e con questo criterio devono essere trattati. Lo ha detto il ministro per l’Immigrazione, Cecile Kynege.
Gli immigrati vittime della strage di Lampedusa del 3 ottobre, ha detto il ministro, “secondo le convenzioni internazionali non potevano essere soggetti al reato di clandestinità perché sono persone che arrivano sulle coste per chiedere aiuto, che fuggono da territori in guerra”.
Pertanto, ha aggiunto Kyenge, “si tratta di un altro fenomeno, quello dei richiedenti asilo che devono essere sottoposti a leggi diverse che devono interessare prima di tutto l’Europa”.
“Secondo le convenzioni internazionali e l’articolo 10 della nostra Costituzione”, ha sottolineato il ministro, “queste persone non potevano essere soggette al reato di clandestinita’ perche’ sono persone che fuggono da conflitti per cercare un posto dove vivere in pace”.