«Chi non si dimette é fuori dal partito». Mamma mia che paura…La minaccia del segretario regionale del Pd siciliano in realtà ha avuto una risposta netta, quasi una pernacchia alla Totò. Risposta che suggerisce la dimensione delle cose attorno all’affaire Sicilia, con un Pd che voleva costringere Crocetta al rimpasto per piazzare uomini di partito e col Presidente della Regione che preferisce tirare dritto, ritrovandosi al fianco quella che era l’intera delegazione del”partito”.
Nessuno dei quattro assessori in quota Pd del governo Crocetta si dimette, e la decisione old style nella direzione regionale del partito che ieri ha sancito il ritiro dell’appoggio al governo siciliano vale quanto i soldi del monopoli. E a 24 ore dalla direzione regionale che ha provato a far paura, il segretario del Pd siciliano caccia dal partito gli assessori che hanno risposto picche: «Crocetta e gli assessori in quota Pd che non si sono dimessi come stabilito dalla direzione regionale, sono fuori dal partito», sentenzia Giuseppe Lupo.
«Non vogliamo dimetterci – dicono, seppure con diverse sfumature, i quattro assessori – perché siamo alla vigilia di una Finanziaria e non possiamo attendere gli strateghi della politica. Completare questo lavoro è un dovere che non vogliamo disattendere».
«Uscire da un governo che abbiamo contribuito a creare non se lo possono permettere – aggiungono – Una decisione del genere meriterebbe un referendum». Niente dimissioni, dunque, e l’invito al partito a ripensarci, e a riaprire il dialogo.
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